In Cina c’è chi, come accaduto a una fedele della CDO deceduta in prigionia, paga le proprie convinzioni con la vita
Xiao Li (pseudonimo), una fedele della Chiesa di Dio Onnipotente (CDO), è stata arrestata alle 10 del 19 dicembre in un appartamento che affittava a Xingyang, una città nella provincia dell’Henan, nella Cina centrale. Nella sua abitazione la polizia ha sequestrato un computer, un hard disk e altri oggetti che erano stati portati alla centrale. La mattina dopo, i funzionari hanno informato la famiglia di Xiao Li della sua morte improvvisa e hanno detto loro di recarsi in un’agenzia di pompe funebri della città.
Le autorità si sono rifiutate di fornire qualsiasi ragione o spiegazione del decesso, sebbene la famiglia sospetti che la polizia l’abbia torturata per estorcerle una confessione e il sospetto sembra essere avvalorato da un video di sorveglianza.
I parenti di Xiao Li hanno chiesto alla polizia di rintracciare e fornire il video del suo interrogatorio. La polizia ha acconsentito con una certa riluttanza, ma ne ha posticipato la visione al 21 dicembre. Quando finalmente i familiari hanno potuto vederlo, gli agenti li hanno sollecitati a fare avanzare le immagini rapidamente. La famiglia sostiene per questo che nel filmato si veda Xiao Li sempre costretta a sedere su una “panca di tigre”. È, questo, un metodo di tortura tipicamente cinese in cui la vittima è ammanettata e costretta a sedersi su una panchina di ferro con le ginocchia legate. Il video era anche privo di audio.
L’espressione di Xiao Li nelle immagini appariva calma. Una lampada di grandi dimensioni ne illuminava la testa, leggermente abbassata. Durante l’interrogatorio, la donna è andata in bagno sette volte, e ogni volta il suo stato appariva peggiore. Tanto che doveva appoggiarsi al muro per camminare. L’ultima volta è caduta sul pavimento e non si è più rialzata. Il video di sorveglianza indicava che erano le 8.59 del 20 dicembre. La polizia non ha fatto nulla per rianimarla.
Non confortati da alcuna spiegazione plausibile per morte, i parenti hanno cominciato a esprimere dubbi. Xiao Li ha sempre goduto di ottima salute fisica, quindi non si capisce perché sarebbe morta improvvisamente durante l’interrogatorio meno di 24 ore dopo l’arresto. Se fosse stato un interrogatorio normale, come è possibile che la donna fosse quasi incapace di camminare? Qualcuno ha manomesso il video? Queste domande sono ancora prive di risposta.
Non era la prima volta che Xiao Li veniva arrestata per aver diffuso il Vangelo. Era infatti accaduto nel 2012, dopo essere stata seguita per diversi giorni dalla polizia.
Quello di Xiao Li è un altro esempio del fatto che la Cina sia uno dei regimi più retrivi del mondo. Come osserva il World Report 2019 di Human Rights Watch, il governo cinese «classifica molti gruppi religiosi al di fuori del proprio controllo come “sette malvagie” e ne sottopone i fedeli a molestie, torture, detenzioni arbitrarie e imprigionamenti». Kenneth Roth, direttore esecutivo di questa organizzazione che ha sede a New York, ha affermato che «si tratta della peggiore repressione dopo quella subita nel 1989 dal movimento democratico di piazza Tienanmen».
Secondo i numeri forniti dalla Chiesa di Dio Onnipotente, nel 2018 le autorità hanno arrestato 10.809 loro fedeli e di questi almeno 16 sono stati perseguitati fino alla morte. Le esecuzioni extragiudiziali dei fedeli della CDO da parte delle autorità costituiscono un evento allarmante e frequente.
Servizio di Jiang Tao