Proseguono gli arresti dei fedeli della Early Rain Covenant Church. I dettagli delle percosse subite da una di loro illustrano la gravità di tale ingiustizia
Come segnalato da Bitter Winter il 9 dicembre, la Early Rain Covenant Church di Chengdu, capitale della provincia sudoccidentale del Sichuan, è stata chiusa con la forza e il suo pastore Wang Yi è stato accusato di «aver incitato alla sovversione del potere statale». Diversi fedeli si trovano tuttora in stato di arresto. Una fedele della chiesa è stata arrestata sei volte e ora possono essere raccontati i dettagli dei pestaggi che la donna ha subito da parte degli agenti di polizia.
Secondo quanto riferito da China Aid, la mattina di domenica 13 gennaio, una decina di fedeli della Early Rain Covenant Church sono stati arrestati mentre si stavano radunando nella casa di Chen Shaowen e di sua moglie Li Chengju. Tra gli arrestati c’erano 11 adulti e tre bambini di età compresa tra i 2 e i 7 anni. Quattro di loro sono stati condannati alla detenzione amministrativa per 15 giorni.
Li Chengju non era però presente all’incontro perché era già stata arrestata la settimana precedente e, visto doveva scontare 15 giorni di detenzione amministrativa, a suo marito Chen Shaowen era stato permesso di tornare a casa per prendersi cura dei loro figli.
Nell’ultimo anno, ossia da quando la persecuzione della Early Rain Covenant Church si è fatta seria, Li è stata arrestata sei volte. In occasione dell’arresto di massa di oltre 100 fedeli della chiesa avvenuto il 9 dicembre, Li era stata brutalmente percossa dalla polizia. Dopo il suo rilascio, la donna ha fornito agli altri fedeli che frequentano la chiesa un resoconto dettagliato della brutalità della polizia.
Li ha così descritto le percosse ricevute: «Nel corso dell’incontro del 9 dicembre la polizia ha arrestato il diacono Ge Yingfeng. Io ho tentato di fotografare l’arresto con il cellulare allora la polizia ha cercato di impadronirsi del mio telefono, ma mi sono rifiutata di consegnarlo. Ho anche detto agli agenti: «Quello che state facendo è illegale perché avete fatto irruzione senza un mandato di perquisizione». Gli agenti si sono infuriati per le mie parole e tre di loro mi hanno buttata a terra. Alcuni mi prendevano a calci mentre altri mi colpivano alle tempie con i pugni. Continuavano a chiedermi: «Ti arrendi»? Poi un poliziotto mi ha strappato a forza il cellulare dalle mani».
Durante questi eventi un cristiano di nome Wang Qiang (pseudonimo) è stato messo contro un muro e picchiato da diversi agenti per essersi rifiutato di fornire le proprie informazioni personali. Li ha cercato intervenire per difendere Wang Qiang, ma è stata colpita al volto dagli agenti della Brigata per la sicurezza nazionale, ed è caduta a terra. Era anche riuscita a rialzarsi, ma tre agenti si sono scagliati su di lei mantenendola a terra. La donna è stata insultata, picchiata e le sono anche stati strappati dei capelli.
Li Chengju ha aggiunto: «La polizia ha detto che ero stata “sottoposta a lavaggio del cervello”. Mi colpivano, mi insultavano e mi dicevano di stare prona e di non muovermi. Istintivamente ho cercato di rialzarli, ma sono stata picchiata selvaggiamente da diversi agenti finché la mia testa si è gonfiata».
Il comportamento brutale della polizia è stato testimoniato dalla figlia di otto anni di Li, che poteva solo stare in disparte e piangere.
Alle 10 di quella sera (9 dicembre), Li e altri due cristiani sono stati portati alla stazione di polizia dove sono stati rimproverati con queste parole: «La Early Rain [Covenant Church] è stata chiusa. In futuro non potete diffondere il Vangelo e non vi sarà permesso di frequentare ancora la Early Rain Covenant Church».
Visto che Li Chengju si è rifiutata di abiurare la sua fede, un agente le ha detto con arroganza: «Vieni e adorami! Inginocchiati davanti a me. Dov’è Gesù? Lo convincerai a punirmi? Io sono la legge! Se frequenterai ancora la Early Rain [Covenant Church], ti uccideremo! La prossima volta che ti arresteremo, sarai picchiata ancora più crudelmente di questa volta. Perderai ancora più capelli»!
Secondo l’elenco dei fedeli arrestati pubblicato nella pagina ufficiale della Early Rain Covenant Church su Facebook (aggiornata al 15 gennaio), dei 22 arrestati, otto sono stati rilasciati su cauzione mentre altri 14 sono ancora in stato di arresto. Dei dodici fedeli in stato di detenzione amministrativa, sette erano ancora in carcere.
Al momento, il pastore della Early Covenant Church Church Wang Yi è accusato di aver commesso il crimine di «incitamento alla sovversione del potere statale». Molti altri sono stati incriminati con l’accusa di «scatenare litigi e provocare di guai» e di condurre «operazioni commerciali illegali» e sono stati incarcerati. Le autorità del PCC hanno «elevato» normali gruppi religiosi a organizzazioni in grado di mettere in pericolo la stabilità del potere statale, e così l’intensità della repressione continua ad aumentare. Così come già sperimentato dai musulmani uiguri e dai gruppi religiosi designati dalle autorità del PCC come «xie jiao», se un’organizzazione è accusata di «mettere in pericolo la stabilità del regime» deve affrontare la violenza e la repressione.
Per la maggior parte dei cristiani appartenenti alla Early Rain Covenant Church, la persecuzione è tutt’altro che finita.
Secondo un fedele della Early Rain Covenant Church che è stato forzatamente rimandato dalla polizia nella sua città natale, tutti i fedeli di questa chiesa provenienti da fuori città sono stati rimandati nelle loro città d’origine per essere imprigionati e puniti, ed è loro proibito di tornare a Chengdu. Per quanto riguarda i fedeli residenti a Chengdu, chiunque viva nella chiesa deve trasferirsi altrove e firmare una dichiarazione in cui promette di interrompere ogni legame con la Early Rain Covenant Church, di non credere più in Dio e cessare di diffondere il Vangelo. Coloro che rifiutano di firmare questa dichiarazione vengono licenziati dal loro datore di lavoro, arrestati e imprigionati. I fedeli di Chengdu vengono perseguitati seriamente, da mattina a sera quattro o cinque agenti sorvegliano le case di alcuni fedeli. Molti credenti di Chengdu sono stati arrestati e detenuti come criminali. Sebbene alcuni siano stati rilasciati dopo circa due settimane, essi vengono ripetutamente arrestati, rilasciati, arrestati e rilasciati nuovamente. Questo stato di cose continua ancora oggi.
Secondo gli addetti ai lavori del PCC, la Early Rain Covenant Church di Chengdu è sempre stata un obiettivo prioritario della repressione governativa e ora che la chiesa è stata chiusa, sarà più facile perseguitare le altre chiese.
Vediamo che ciò sta già accadendo perché sempre più chiese sono prese di mira dal Partito. Il pastore Francis Liu della Chinese Christian Fellowship of Righteousness, con sede a San Francisco, negli Stati Uniti d’America, ha dichiarato: «È stato segnalato tramite molti canali che la polizia dice alle persone arrestate che le loro chiese sono illegali, che le loro credenze religiose sono sbagliate e che la loro organizzazione appartiene agli xie jiao. Senza dubbio il comportamento delle autorità è estremamente “malvagio”. Qualsiasi gruppo o organizzazione sfavorevole nei confronti delle autorità, o che si ritiene possa costituire una minaccia per il loro potere viene classificato come xie jiao».
Nonostante le minacce e gli abusi, la fede della maggior parte dei credenti rimane salda. Dopo ripetuti arresti e minacce di persecuzioni che potrebbero intensificarsi in futuro, Li Chengju ha dichiarato a Bitter Winter: «Continuerò a partecipare alle riunioni. Non me ne vergogno e piuttosto, disprezzo la violenza del PCC. Penso che soffrire insieme con il Signore sia una fonte di gioia per fedeli».
Servizio di Yao Zhangjin