Quest’anno, in molte zone del Paese, la persecuzione contro questo nuovo movimento religioso cristiano à notevolmente aumentata
di Ye Jiajia
La Chiesa di Dio Onnipotente (CDO), sottoposta a una repressione brutale da parte del PCC sin dalla fondazione, nel 1991, è il più grande e maggiormente perseguitato nuovo movimento religioso di tutta la Cina. Come dimostra il crescente numero di fedeli arrestati nel 2019, la persecuzione contro di essa si sta però ulteriormente intensificando. Da gennaio a novembre il numero dei fedeli condannati ammonta infatti a 840 rispetto ai 392 del 2018.
La provincia orientale dello Shandong è una delle zone in cui la Chiesa subisce le persecuzioni peggiori: lì, nel corso dell’anno, e finora, sono stati arrestati 1.180 fedeli. Rispetto al 2018, il numero dei condannati in quella provincia è quasi raddoppiato: dagli 81 del 2018 ai 145 negli 11 mesi del 2019. La maggior parte è stata arrestata in retate di massa e poi condannata con maxiprocessi. Lo Stato ha requisito un totale di 3 milioni e 320mila renminbi (circa 474mila dollari statunitensi) in beni di proprietà della Chiesa e personali.
Il 31 ottobre 25 fedeli sono stati processati dal Tribunale del Popolo del distretto di Boshan, a Zibo, e condannati al carcere sulla base dell’Articolo 300 del Codice penale cinese, l’arma segreta che il PCC usa per perseguitare i gruppi religiosi, impiegata diffusamente contro movimenti e comunità classificati come xie jiao, con particolare accanimento contro la CDO.
Per esempio Liu Changfeng, una fedele della CDO, nel corso del processo a proprio carico ha respinto le accuse mosse nei suoi confronti, ma il tribunale ne ha ignorato le dichiarazioni e l’ha condannata a otto anni e sei mesi di carcere, più una multa di 50mila renminbi (circa 7mila dollari), in quanto «uno dei leader della Chiesa».
Ma per essere puniti severamente non è necessario essere leader della CDO. In base all’Articolo 300 si viene giudicati colpevoli di «usare un’organizzazione xie jiao» anche se semplicemente si posseggono libri della CDO. Di norma anche i semplici fedeli della Chiesa sono condannati a pene severe. Sun Ping, del gruppo di condannati del 31 ottobre, deve scontare sette anni e sei mesi di carcere e pagare una multa di 40mila renminbi (circa 5.800 dollari) solo per aver ospitato alcuni fedeli della Chiesa in casa propria.
La sofferenza dei fedeli della CDO inizia durante il primo stato di fermo, ancora prima della condanna al carcere. «Nella cella io sono il più anziano, ma i capi della prigione mi picchiano continuamente», dice un fedele di 78 anni, raccontando quel che ha passato in custodia preventiva durante il processo. Ma il giudice lo ha interrotto subito, non volendo che venisse verbalizzata la tortura di un anziano.
Un fedele della CDO ha detto a Bitter Winter che 25 suoi correligionari sono stati arrestati il 15 novembre 2018 durante una delle molte retate contro la Chiesa.
Il 26 settembre il Tribunale del Popolo del distretto di Zhangdian di Zibo ha celebrato un processo a porte chiuse, spiccando una sentenza di condanna per 23 fedeli della CDO anch’essi arrestati il 15 novembre 2018. Secondo una fonte interna, l’udienza si è tenuta a porte chiuse perché fra gli arrestatati vi erano dei minorenni, tutti in custodia preventiva e ritenuti colpevoli per il solo fatto di aver seguito corsi di montaggio video nella Chiesa.
Il 30 settembre 15 fedeli sono stati condannati al termine di un maxiprocesso svolto a Qingdao, nello Shandong. Fra loro, il leader locale della Chiesa e i suoi cooperanti sono stati condannati a pene carcerarie comprese tra i sette e i sette anni e sei mesi. Anche un fedele sessantenne malato di cancro è stato condannato a due anni e sei mesi in libertà vigilata. La multa comminata ammonta a 180mila renminbi (circa 25mila dollari). Tutti i fedeli erano del resto stati sorvegliati segretamente dalla polizia per più di un anno prima dell’arresto.
Il 16 ottobre sei fedeli di Jining, nello Shandong, sono stati giudicati colpevoli di aver partecipato alla produzione di video religiosi: cinque di loro sono stati condannati a tre anni di carcere o più. Secondo quanto la polizia dichiara, sono stati tutti accusati di cercare informazioni “sensibili” online.
Nel frattempo, nel 2019, 104 fedeli venivano condannati nella Regione autonoma uigura dello Xinjiang, alcuni a 11 e 12 anni di carcere, e altri 113 sono stati condannati nella provincia dello Jiangsu, sulla costa orientale.
Le detenzioni arbitrarie e l’incarcerazione dei fedeli della CDO ha suscitato preoccupazione e denunce nella comunità internazionale. Nel corso di un evento sulla persecuzione religiosa in Cina, tenutosi al Parlamento Europeo il 27 giugno 2018, Aaron Rhodes, presidente della ONG FOREF (Forum for Religious Freedom Europe) ha affermato: «Considero la negazione della libertà religiosa, incluse la persecuzione dei membri della Chiesa di Dio Onnipotente e la negazione di altri diritti fondamentali in Cina, come il problema principale nel mondo attuale».
In una lettera datata 10 dicembre 2019, 29 parlamentari lituani e un parlamentare europeo hanno scritto al presidente della Cina per denunciare la repressione di tutte le religioni, appellandosi a lui per fermare la persecuzione delle religioni e dei loro fedeli, compresa la Chiesa di Dio Onnipotente, gli uiguri, i tibetani, il Falun Gong e diversi altri gruppi.