Il 10 dicembre ricorre la Giornata dei diritti umani. Bittter Winter la celebra con quattro articoli che ripercorrono alcuni casi tipici di violazione dei diritti umani in Cina. Il secondo è incentrato sulle misure di sorveglianza high-tech.
Bitter Winter
1. La tecnologia a riconoscimento facciale è stata installata in tutti i luoghi immaginabili, viene impiegato per monitorare e controllare i cinesi in ogni momento della loro vita. In un villaggio del comune di Hangzhou, la cui la popolazione conta meno di un migliaio di abitanti, il numero delle telecamere di sorveglianza è aumentato a 500 quest’anno, dalle 300 che erano nel 2018. Le telecamere di sorveglianza dotate del programma di riconoscimento facciale sono state installate negli incroci principali.
L’obbligo di installare sistemi di sorveglianza ad alta tecnologia in luoghi di culto ha reso ancor più difficili le condizioni di vita dei fedeli, dal momento che la persecuzione contro di loro sta aumentando in tutta la Cina.
Una fedele di una chiesa domestica di Hangzhou ha detto a Bitter Winter di essere molto preoccupata dal momento in cui la comunità della sua chiesa non ha più un luogo sicuro in cui riunirsi. Ha detto che 106 telecamere di sorveglianza sono state installate nel suo condominio in aprile e che il campanello all’ingresso è stato sostituito con un lucchetto elettronico.
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2. La sorveglianza stile Xinjiang si sta però rapidamente diffondendo anche in altre regioni, prendendo di mira pure la popolazione han, e così l’intero Paese si troverà presto trasformato in una prigione colossale.
In giugno l’Ufficio per la sicurezza pubblica di una località nella provincia sudorientale dello Jiangxi ha installato 195 telecamere di sorveglianza in un complesso residenziale nella sua giurisdizione. All’ingresso sono presenti attrezzature di sorveglianza ad alta tecnologia, tra cui uno scanner per i documenti di identità e un sistema di riconoscimento facciale. Le informazioni personali di tutti i residenti sono state inserite nel sistema e ora ogni persona che entra nel complesso viene registrata.
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3. La campagna nazionale di raccolta forzata dei dati biometrici viene spesso presentata, in modo ingannevole, come uno strumento per «combattere il crimine». La mattina del 24 luglio, agenti di polizia si sono recati nelle case di un villaggio nel borgo di Shangzhuang, nella giurisdizione della città di Fengcheng, per raccogliere campioni di sangue dai componenti maschi di ogni famiglia: un adulto e un bambino. Secondo gli abitanti gli esami del sangue vengono generalmente eseguiti da funzionari del villaggio e da agenti di polizia. I residenti sono inoltre tenuti a compilare il «Modulo informativo personale per il database del DNA».
Una stazione di polizia nella città di Fuqing, nella provincia sudorientale del Fujian, ha diffuso un avviso pubblico per la raccolta di campioni di sangue in preparazione del settimo censimento nazionale e in vista del lancio dei documenti d’identità digitali di terza generazione. Oltre a un modulo GPS che traccia continuamente la posizione della persona, il nuovo documento ne memorizza anche i dati biometrici, il gruppo sanguigno e le informazioni sul DNA.
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4. L’obbligo imposto ai proprietari di locali in affitto di installare telecamere si aggiunge alla lunga lista di sistemi e di programmi di sorveglianza high-tech implementati dal governo ‒ per esempio Skynet, Sharp Eyes e altri ‒ per assicurarsi il controllo completo della popolazione. Un abitante di Hangzhou ha raccontato a Bitter Winter che, alla ricerca di un appartamento, ha scoperto che alcune comunità residenziali espongono all’ingresso degli uffici che si occupano della gestione degli affitti alcune note imposte dalla polizia, che recitano così: «Prima di registrare i locali da affittare i proprietari debbono installare telecamere di sorveglianza. In ogni soggiorno ce ne deve essere una e devono essere tutte rivolte verso l’ingresso principale». Secondo gli operai che li hanno installati, con quegli strumenti è possibile monitorare chi entra e chi esce.
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5. In Cina persino le auto fanno la spia al governo. Come Bitter Winter ha riferito in passato, in alcune zone della provincia settentrionale dello Heilongjiang e di quella centrale dell’Henan, la polizia esige che tutti i veicoli elettrici senza eccezioni siano dotati di dispositivi di controllo. Sono compresi moto, scooter e biciclette.
«È questa la clausola vessatoria del governo: ogni veicolo elettrico nuovo deve avere in dotazione un dispositivo di controllo» ha affermato il proprietario di una concessionaria. «Ogni volta che un cliente acquista un veicolo, deve ottenere una targa. Se il dispositivo di controllo non è installato, l’Ufficio amministrazione veicoli non la rilascia e il mezzo non può essere messo in strada». La medesima questione è sorta nelle città di Jinjiang e Putian, entrambe nella provincia del Fujian. Alcuni concessionari di veicoli elettrici hanno allestito centri di servizio per l’installazione dei dispositivi di tracciamento.
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6. Le autorità impiegano sistemi di posizionamento satellitare, droni aerei e altri strumenti sofisticati per sorvegliare i credenti.
I residenti riferiscono che, nell’ottobre 2018, le autorità hanno disposto la chiusura con la forza di un tempio buddhista situato sul monte Bijia a Zunhua, una città nella provincia cinese dell’Hebei e in seguito hanno monitorato il sito con un drone aereo.
A dicembre, nella provincia centrale dell’Henan, l’amministrazione locale aveva chiuso la chiesa Si’en, appartenente alla Chiesa delle Tre Autonomie, situata nella municipalità di Lihe, sotto la giurisdizione della città di Nanyang. Così i fedeli erano stati costretti ad incontrarsi temporaneamente nella casa di un cristiano adiacente alla chiesa. Meno di tre mesi dopo, un informatore pagato dall’amministrazione li ha denunciati e, l’8 marzo, è stata installata una telecamera di sorveglianza ad alta definizione a 360 gradi sotto la grondaia della Chiesa di Si’en, puntandola verso il luogo dove si incontravano i fedeli. Sorvegliati 24 ore su 24, i fedeli sono stati minacciati dal direttore della sicurezza della municipalità che ha intimato loro di interrompere gli incontri pena l’arresto.