La Cina sta adottando misure sempre più severe per vietare ai membri del Partito di avere ogni contatto con la religione e con le pratiche spirituali tradizionali cinesi
Di Hu Ke
Nel maggio 2019 alcuni membri del PCC di Anshan, una città con status di prefettura nella provincia nordorientale del Liaoning, hanno ricevuto i «dieci divieti in tema di religione», i quali, non solo vietano ai membri del Partito di essere credenti, ma impongono pure rigide linee-guida alla loro vita quotidiana. Per esempio non possono indossare o mostrare simboli religiosi in casa o al lavoro, o entrare in luoghi di culto per motivi che non siano di lavoro anche durante le trasferte di lavoro e le vacanze o le visite a luoghi turistici. È inoltre vietato loro incontrare figure religiose, se non con permesso apposito.
La persecuzione della religione fra i membri del PCC a livello nazionale si è intensificata dopo che il Partito ha incorporato i divieti sulla pratica religiosa nella revisione del Regolamento disciplinare del Partito Comunista Cinese dell’agosto 2018.
«Questi regolamenti rigorosi richiedono ai membri del PCC di prendere nettamente le distanze dalla religione e di mantenere un’ideologia pura», spiega una fonte interna al governo.
Le restrizioni imposte ai membri del Partito nella Regione autonoma del Tibet sono ancora più rigide. In maggio il Dipartimento organizzazione (ovvero la divisione risorse umane del PCC) di Chamdo, la terza città della regione, ha emesso le «sedici restrizioni» in base alle quali i funzionari del Partito non possono né essere credenti né partecipare ad attività religiose. E vietano loro anche di «intrattenere conversazioni private e diffondere volutamente punti di vista personali» sulle politiche etniche e religiose, e su altri argomenti connessi. Nemmeno di diffondere «argomenti sensibili» a tema religioso sui social media.
I membri del Partito non possono «giocare d’azzardo, bere, cacciare e mangiare carne o pesce nel nome di divinità o del Buddha». Se si opponessero ai progetti che il governo ha di costruire opere pubbliche su montagne o presso laghi e in altre zone sacre buddhiste verrebbero puniti. Il PCC definisce infatti questi atti quali «pretesti religiosi per interferire nelle imprese di utilità pubblica».
I membri del PCC sono anche tenuti a riferire al governo di ogni parente che viva all’estero e faccia parte del clero a cui inviano denaro.
Queste restrizioni vengono del resto ampiamente utilizzate per punire i parenti di membri del PCC che siano credenti, anche per fatti che risalgono ad anni prima.
In ottobre una donna, membro del Partito di uno dei villaggi di Liaoning, è stata ripetutamente punita per la fede che professa. I funzionari dell’amministrazione cittadina che amministra il villaggio non solo le hanno chiesto di scrivere una dichiarazione di autocritica e di rimuovere le immagini religiose dalla propria abitazione, ma l’hanno anche minacciata di chiudere la chiesa di Stato che frequentava. Hanno anche ottenuto la lista dei fedeli nel villaggio e hanno tolto i simboli religiosi dalle loro case.
Lo stesso mese un membro del PCC di Liaocheng, nella provincia orientale dello Shandong è stato denunciato alle autorità perché quattro anni prima esercitava il feng shui, una pratica spirituale tradizionale cinese che canalizza le energie per armonizzare l’individuo con l’ambiente circostante. Il comitato del Partito nel suo posto di lavoro ha svolto un’indagine e lo ha degradato.
Un membro del Partito di Liaocheng ha confidato a Bitter Winter, lamentandosi, che la situazione è cambiata drasticamente: la pratica del feng shui non aveva mai attirato l’attenzione del governo, ma la persecuzione, adesso, è diventata una “questione di principio”. «D’ora in poi, ogni accenno o azione anche casuali possono essere puniti», dice l’uomo.
Secondo un membro del PCC di Kaifeng, nella provincia centrale dello Henan, hanno chiesto a sei funzionari del suo villaggio di scrivere una dichiarazione di auto-critica, lo scorso settembre, perché sono stati scoperti a fare delle offerte in denaro per la costruzione di un tempio. Un altro membro del Partito ha dovuto scrivere una dichiarazione simile perché suo figlio è buddhista e ha una bandiera buddhista in casa.