Il PCC ha intessuto in tutto il Paese un’ampia rete di spie per controllare i credenti, indipendentemente dalla loro fede. Nessuno sa chi potrebbe esserci a sorvegliarlo
di Zhang Feng
Persone di ogni estrazione sociale lavorano come spie per il PCC, talvolta anche chi non ci s’immaginerebbe mai. Potrebbe essere il vicino di casa, un collega di lavoro, persino un familiare o un fedele della propria comunità
I teppisti diventano spie
Malviventi e vagabondi disoccupati ora hanno l’occasione di guadagnare denaro, seguendo i credenti e riferendo quel che fanno. In cambio di informazioni, le autorità cancellano infatti i loro crimini e, in alcuni casi, danno un tetto a chi non ha dove vivere.
Un funzionario governativo di livello base della città di Liaoyang, nella provincia nordorientale del Liaoning, ha rivelato che le commissioni di villaggio hanno tutte assoldato degli sfaccendati per condurre indagini sui cittadini che manifestino di avere un qualche credo religioso.
Alcuni fedeli della Chiesa di Dio Onnipotente (CDO) di un villaggio nella giurisdizione della città di Heze, nella provincia orientale dello Shandong, hanno scoperto che alcuni malviventi li stavano sorvegliando.
Un fedele della CDO ha raccontato la situazione del suo villaggio dicendo: «talvolta [le spie] siedono davanti a casa dei fedeli, talaltra girovagano in bicicletta per i vicoli. Una credente ha detto di non poter frequentare le assemblee regolarmente perché un bandito la seguiva. Alla fine la donna si è sentita costretta a cambiare casa e adesso vive in clandestinità».
Anche un altro fedele della CDO, di un villaggio nella giurisdizione della città di Hangzhou, nella provincia orientale dello Zhejiang, ha subito molestie simili. I funzionari locali hanno affidato a un tale appena uscito di prigione il monitoraggio dei movimenti degli abitanti del villaggio che si mostrino credenti e questi pattuglia quotidianamente le strade guidando una bicicletta elettrica. Secondo fonti nostre, riceve una paga mensile di 1.500 renminbi (circa 220 dollari statunitensi).
A causa di questo controllo costante e intenso, i fedeli della CDO tengono le assemblee in luoghi lontani e difficili da individuare, per esempio dentro a grotte o a porcili abbandonati. Ciononostante la “spia” è riuscito a intercettarli proprio mentre stavano per incontrarsi in una condotta di cemento e lo ha riferito al capo del villaggio. Un altro fedele della CDO, che passava per caso, li ha sentiti parlare ed è quindi riuscito ad avvisare i correligionari. Per non essere seguiti, spesso i credenti si travestono, per esempio portando con sé attrezzi agricoli e fingendo di andare a lavorare nei campi, mentre in realtà si stanno recando a un’assemblea religiosa.
I fedeli delle Chiese approvate dallo Stato vengono spinti a denunciare le Chiese domestiche
Il pastore di una Chiesa delle Tre Autonomie della provincia del Lioning ha rivelato che spesso i funzionari della Brigata per la sicurezza nazionale gli fanno pressione affinché raccolga informazioni sui propri correligionari fedeli della zona in cambio di denaro. I funzionari sostengono infatti che le Chiese domestiche si stiano prendendo tutti i credenti e che quindi le comunità appartenenti alla Chiesa delle Tre Autonomie stiano perdendo il proprio gregge. Se dunque le Chiese non ufficiali fossero eliminate, le altre avrebbero prospettive migliori di sviluppo.
Anche alcuni fedeli di una comunità della Chiesa delle Tre Autonomie nella provincia centrale dell’Henan hanno riferito a Bitter Winter che dei funzionari dell’Ufficio per gli affari religiosi hanno visitato più volte la chiesa per indagare, ordinando loro di denunciare qualunque fedele di Chiesa domestica individuassero, soprattutto se appartenente a denominazioni che il PCC ha indicato come xie jiao.
È un’infermiera o una spia?
Recentemente, alcuni reporter di Bitter Winter hanno intervistato dei pazienti ricoverati in ospedale e le loro famiglie. Secondo le testimonianze raccolte, in molti ospedali, prima di poter vedere un medico, la gente deve compilare un modulo con l’indicazione di ogni eventuale fede religiosa. Lo staff sostiene che se i pazienti sono religiosi, allora le spese mediche non possono essere rimborsate.
Il 1° gennaio una donna è stata ricoverata a partorire nel reparto di ostetricia all’Ospedale associato dell’Università di Qingdao, nella provincia dello Shandong. Stesa sulla barella, la donna respirava a fatica. Invece di aiutarla, un’infermiera compilava un modulo dell’ospedale con i dati personali della donna, tra cui il suo status religioso. Quando la puerpera ha chiesto cosa c’entrasse il parto con la sua fede religiosa, l’infermiera ha risposto che si trattava solo di una formalità.
Ma non è un caso isolato. Gli abitanti dello Shandong, dell’Hebei, del Sichuan, dell’Henan, del Liaoning e di altre province hanno riferito di essere stati interrogati sulla propria appartenenza religiosa e richiesti di fornire altre informazioni private, del tutto irrilevanti rispetto alla salute fisica, nel momento in cui hanno avuto necessità di un medico. Nella maggior parte dei casi, il personale sanitario risponde in modo vago, dicendo solamente che «sono regolamenti che vengono dall’alto».
Gli uffici dei gestori di immobili si uniscono alle squadre di sorveglianza
Il manager di un’agenzia immobiliare per edifici residenziali della città di Guangyang, nella provincia sudoccidentale del Sichuan, ha raccontato a Bitter Winter che la locale stazione di polizia gli ha chiesto di contribuire alle indagini sullo status religioso dei residenti. Agli impiegati è stato inoltre detto di monitorare gli estranei che arrivassero in zona per attività religiose.
Devono riferire i risultati delle ricerche settimanalmente. Se in una determinata zona ci fosse un alto numero di credenti, e non riuscisse a controllare efficacemente la situazione, oppure se si scoprissero credenti di cui non era data notizia, l’agenzia verrebbe ritenuta responsabile.
«Non importa a quale religione una persona appartenga: verranno arrestati tutti. Non fanno eccezione neppure gli anziani e i bambini», ha affermato l’uomo.
Un abitante della città di Puyang, nell’Henan, ha riferito che un giorno, in maggio, aprendo la porta di casa ha visto il gestore dell’immobile, accompagnato da un agente della sicurezza e da un addetto della comunità, che lo hanno interrogato sulla sua fede. Il gestore ha affermato che l’ordine di cercare e di registrare tutti i residenti della comunità che professino una religione veniva dalla sezione locale dell’ufficio del sotto-distretto.