Da quando il PCC ha avviato la campagna per eliminare le pubblicazioni “dannose per l’unità del Paese” molti libri non sono più accessibili agli studenti
di Yang Guang’an
In ottobre il ministero dell’Istruzione ha ordinato a tutte le biblioteche scolastiche di sbarazzarsi dei libri «che danneggiano l’unità del Paese, la sua sovranità o il suo territorio, dei libri che turbano l’ordine pubblico e danneggiano la stabilità sociale e di quelli che violano le linee guida e le politiche del Partito o calunniano e diffamano il Partito, i leader e gli eroi nazionali». Quindi è stata ordinata la rimozione di tutti i libri e i periodici in cui sono menzionate dottrine e insegnamenti religiosi.
Questa campagna e i conseguenti roghi di libri hanno sollevato vaste critiche nell’opinione pubblica che ha iniziato a confrontare ciò che sta accadendo oggi con eventi simili verificatisi in passato, come il bando e l’incendio dei libri durante la Rivoluzione Culturale o l’inizio della dittatura nazista in Germania nel 1933.
Il ministero dell’Istruzione ha ordinato che entro il 31 marzo ogni provincia presenti i propri rapporti ispettivi sui libri. Bitter Winter ha visitato alcune biblioteche di scuole primarie e secondarie e delle università per indagare sulla situazione.
Libri sulle religioni sostituiti con materiale propagandistico
Nella provincia centrale dell’Henan molti testi religiosi sono stati rimossi dagli scaffali delle biblioteche e di essi rimangono solo le schede dell’archivio. Quando si cercano titoli di libri religiosi nelle pagine web delle biblioteche, appare un avviso in cui si dice che non è possibile accedervi. In alcune biblioteche rimangono ormai solo pochi testi sull’arte religiosa.
Uno studente universitario della città di Zhengzhou nell’Henan ha detto a Bitter Winter:
«All’inizio di novembre tutti i libri sulle religioni sono scomparsi dalla biblioteca, persino quelli sugli oroscopi». Il giovane ha aggiunto che i libri sono stati sostituiti da testi propagandistici, come le Citazioni del presidente Mao Zedong e le Opere scelte di Deng Xiaoping.
Un bibliotecario universitario nell’Henan ha spiegato: «Il governo controlla e verifica rigorosamente tutti i libri e proibisce quelli sulla religione». L’uomo ha aggiunto che nelle università in cui si insegnano scienze e ingegneria tutti i testi religiosi sono stati rimossi, e che solo le facoltà umanistiche conservano ancora un ridotto numero di tali libri relegati in raccolte speciali tenute da parte e controllate rigorosamente.
Abbiamo chiesto a una bibliotecaria di una delle università visitate di prendere in prestito alcuni testi religiosi per una tesi, ma lei ha risposto che tali libri possono essere consultati solo con un permesso speciale. La bibliotecaria ha inoltre suggerito di non scrivere una tesi su un argomento religioso perché lo Stato controlla rigorosamente tutti gli scritti degli studenti sulle religioni. La bibliotecaria ha aggiunto: «Se il testo non è conforme alle politiche del governo, è difficile superare l’esame».
Un’insegnante di una scuola materna nella provincia orientale dello Shandong ha riferito a Bitter Winter: «I bambini non sanno nulla della religione, ma il governo ha comunque ordinato a tutti gli asili di controllare se possiedono testi religiosi. Si pretende che i giovani amino il Partito e sostengano la leadership di Xi Jinping fin dalla più tenera età. Queste indagini sui libri ricordano i tempi della Rivoluzione Culturale».
Un compito politico
Da ottobre a dicembre le scuole primarie e secondarie della Regione autonoma della Mongolia interna e le province del Liaoning, dello Shandong e dell’Henan hanno convocato riunioni speciali per gestire le disposizioni in merito alla verifica dei libri.
Un insegnante di una scuola media nella Mongolia Interna ha riferito a Bitter Winter che i funzionari dell’Ufficio per la sicurezza pubblica e dell’Ufficio per la cultura hanno ripetutamente svolto indagini sulla biblioteca della scuola nell’ambito della campagna nazionale per «sradicare la pornografia e le pubblicazioni illegali». Molti libri, tra cui quelli in mongolo sul buddhismo tibetano e altri in mandarino sui segni zodiacali cinesi e sull’interpretazione dei sogni sono stati rimossi. L’insegnante ha aggiunto: «Venivano spesso a ispezionare la biblioteca, anche di domenica o durante le vacanze e pretendevano che fossimo sempre in servizio».
Un insegnante di una scuola elementare nella provincia della Shandong ha riferito che tutti i libri sulla Bibbia e su Gesù sono stati rimossi dagli scaffali della biblioteca scolastica.
Il preside di una scuola elementare nella provincia settentrionale dell’Hebei ha riferito a Bitter Winter che la scuola ha dovuto compilare numerosi moduli e riferire alle autorità superiori in merito all’attuazione della politica sui libri. Il preside ha aggiunto: «Siamo stati informati che questo compito è particolarmente urgente e abbiamo dovuto appositamente incaricare del personale per la sua esecuzione. Se l’epurazione non viene eseguita correttamente, il personale sarà ritenuto responsabile. Ogni scuola ha creato un gruppo speciale incaricato dell’auto-indagine. Successivamente, le autorità educative effettueranno indagini selettive. Lo Stato non consente che i giovani siano religiosi. L’Ufficio per l’istruzione ci ha incaricato di assicurarci che gli studenti condividano i pensieri del PCC. Dobbiamo usare ogni possibile mezzo per evitare che gli studenti leggano testi religiosi».
Molti insegnanti hanno affermato che, in seguito alle proteste per la democrazia a Hong Kong, le autorità attribuiscono grande importanza alle indagini sui libri e hanno ordinato agli insegnanti di considerarlo un compito politico. Il PCC ritiene che le proteste a Hong Kong siano iniziate a causa di un «errore» nell’educare i giovani della regione amministrativa speciale, vale a dire la carenza di indottrinamento patriottico e un’insufficiente censura dei libri a cui essi possono accedere.