Mentre altri luoghi pubblici incominciano a riaprire dopo le chiusure dovute al coronavirus, in Cina i luoghi di culto restano chiusi. Del resto alcuni non hanno mai riaperto e sono stati distrutti
Di Li Guang
La chiesa delle Tre Autonomie di Tianmen era stata costruita 20 anni fa nel distretto di Jianxi di Luoyang, una città con status di prefettura nella provincia centrale dello Henan. Il luogo di culto, che contava più di 1.300 fedeli registrati, è stato demolito il 31 maggio.
Alle 5 del mattino i funzionari dell’amministrazione hanno rotto i sigilli della chiesa, sequestrando tutti gli oggetti che conteneva. L’area circostante è stata isolata e sono stati istituiti sei posti di blocco per impedire a chiunque di avvicinarsi. Alla demolizione hanno preso parte più di 100 persone.
«Il sostegno statale alle chiese delle Tre Autonomie c’è solo di nome: vogliono solo controllarle, chiuderle o demolirle, mentendo a tutti sulla libertà di religione in Cina», dice a Bitter Winter un fedele di 70 anni. «Fanno cose malvagie nel nome della virtù. Le chiese sono perseguitate dappertutto».
Video: la chiesa di Tianmen viene demolita
Un altro fedele della comunità ha detto che l’amministrazione locale ha distrutto la chiesa e gli edifici ad essa connessi per far spazio alla costruzione di un canale e di una strada. Nel pomeriggio del 28 maggio la comunità ha ricevuto un «avviso di demolizione di costruzioni illegali» con l’ordine di provvedere essa stessa alla distruzione della chiesa entro il giorno successivo. Sperando di salvare la chiesa, il suo direttore è ricorso all’Ufficio per gli affari etnici e religiosi del distretto, spiegando di essere in regola con tutti i permessi del governo. Sperava che l’Ufficio agisse da mediatore, ma il suo appello non è servito a salvare la chiesa.
«Avrebbero potuto evitare la demolizione, ma hanno progettato appositamente una deviazione del canale, per assicurarsi che la chiesa dovesse essere demolita», ha commentato un abitante locale.
I fedeli della comunità hanno cercato di fermare o almeno filmare la demolizione forzata, ma la polizia e i funzionari li hanno fermati. Il direttore e due fedeli sono stati portati alla centrale di polizia locale.
«Dove celebreremo i servizi religiosi?» chiede, in lacrime, un fedele della comunità. «Mi sento peggio che vedere la mia casa demolita. È straziante!»
La chiesa di Bethel, un’altra chiesa delle Tre Autonomie, nel distretto di Jiangxi, è stata demolita alle 10 di sera del 28 maggio, con il pretesto della “costruzione di una strada”
«Dopo che sono finite le chiusure per il coronavirus, tutte le industrie sono tornate al lavoro e ci aspettavamo che anche le chiese riaprissero per le Messe. Invece sono state demolite», dice un fedele della chiesa. «Questa politica sta spingendo noi fedeli verso un vicolo cieco».