Aumentano le pressioni sui pastori indipendenti e sulle loro comunità affinché aderiscano alla Chiesa protestante controllata dallo Stato
A partire da agosto, centinaia di pastori in tutta la Cina hanno firmato congiuntamente la Dichiarazione per il bene della fede cristiana, in cui si afferma che «[…] in nessuna circostanza condurremo le nostre Chiese a diventare parte di un’organizzazione religiosa controllata dal governo, né ci registreremo presso il Dipartimento dell’amministrazione religiosa o accetteremo qualsiasi tipo di dipendenza».
Questa “Dichiarazione” è arrivata in risposta alla chiusura di famose Chiese domestiche come la Chiesa di Sion a Pechino o la Early Rain Covenant Church di Chengdu. Queste e altre Chiese domestiche sono state ripetutamente vessate dalle autorità per aver rifiutato di unirsi alla Chiesa delle Tre Autonomie controllata dal governo.
Da quando la “Dichiarazione” è stata pubblicata, i pastori che l’hanno firmata hanno visto intensificarsi la persecuzione da parte delle autorità a causa del loro costante impegno per la purezza della fede religiosa.
Si prenda per esempio il caso di un predicatore (che per ragioni di sicurezza desidera rimanere anonimo) di Xiamen, una città nella provincia del Fujian, nel sud-est della Cina, che negli ultimi mesi ha subito ripetute vessazioni. Il 20 novembre, alcuni agenti della locale stazione di polizia e dell’Ufficio sottodistrettuale gli hanno chiesto di registrarsi nell’Ufficio per gli affari religiosi fornendo le generalità e il numero dei fedeli della sua chiesa.
L’uomo ha detto: «Ciò significherebbe svendere i nostri fratelli e le nostre sorelle, quindi non c’era nulla di cui parlare». Ha pure provato a difendere i propri diritti citando la legge, ma la polizia gli ha risposto: «Delle leggi di quale Paese sta parlando? Sappiamo che ha studiato all’estero, ma questa è la Cina».
Nel giro di una settimana, la chiesa è stata disturbata altre due volte. Le autorità hanno nuovamente convocato il predicatore all’Ufficio per gli affari etnici e religiosi, e gli hanno ordinato di aderire alla Chiesa delle Tre Autonomie, collaborando alle indagini. Hanno poi aggiunto che non avrebbe dovuto esporre la cassetta per le offerte o fare proselitismo, altrimenti avrebbe infranto la legge.
Il predicatore ha apertamente dichiarato: «Il modo in cui sono formulate le leggi cinesi sembra buono, ma in realtà loro [la polizia del PCC] spesso dicono semplicemente: “Io sono la legge e vale quello che dico io”. In realtà è una partita tra la Chiesa e il governo; se cedi, diventano ancora più brutali».
A Fuzhou, capitale della provincia del Fujian, il responsabile di una Chiesa domestica ha affrontato un problema simile. Il 5 novembre è stato interrogato dai vertici dell’amministrazione della contea per essersi rifiutato di aderire alla Chiesa delle Tre Autonomie approvata dal governo. Le autorità hanno affermato che uno dei luoghi di incontro della chiesa, la House of Eternal Blessing, fosse illegale e che la struttura architettonica dell’edificio fosse stata modificata senza autorizzazione.
A propria difesa l’uomo ha prodotto i progetti dell’edificio per dimostrare che non ne aveva affatto modificato la struttura, spiegando pure che il gruppo era costituito da amici e da parenti, e che quindi non era illegale.
Per tutta risposta le autorità hanno tentato di corromperlo e il presidente della sezione locale del Comitato del Movimento Patriottico delle Tre Autonomie gli ha detto: «Abbiamo un nuovo sito di incontro per voi. Tutto quello che deve fare è [registrarsi] per essere affiliarsi a esso». Ma il responsabile della chiesa ha rifiutato.
A partire da marzo il luogo di incontro della Chiesa domestica House of Eternal Blessing è stato molestato dalle autorità undici volte. Da allora le forniture di acqua ed elettricità sono state interrotte per un mese.
Il giorno prima dell’interrogatorio, le autorità hanno mandato un reparto di oltre 100 agenti a fare irruzione nell’edificio della House of Eternal Blessing, ma fortunatamente i fedeli della comunità erano stati avvertiti e sono riusciti a fuggire prima che gli agenti arrivassero.
I fedeli della Chiesa sono consapevoli del pericolo che li attende se si conformano alle richieste del governo. Un predicatore della House of Eternal Blessing ha commentato: «Le autorità vogliono che presentiamo la domanda per diventare un luogo di attività religiosa temporanea. Questo è il piano del governo: nel corso del processo di registrazione, le autorità useranno i regolamenti religiosi per assumere il controllo delle sale di assemblea e così il PCC sarà in grado di far entrare il proprio personale nelle chiese a piacimento».
Riflettendo sugli effetti della persecuzione, il predicatore ha aggiunto filosoficamente: «Questa persecuzione a lungo termine è una vera prova per la fede».
Sebbene i fedeli della chiesa non abbiano ancora affrontato l’arresto, hanno sofferto per i modi arbitrari, per le vessazioni senza fine e per le privazioni materiali come la sospensione delle forniture di elettricità e acqua. Il pastore teme che la persecuzione possa finire per distruggere la fede della sua comunità.
A partire da ottobre, altri otto luoghi di incontro a Fuzhou, compresi quelli appartenenti alla Chiesa di Gelinlanjing e alla Chiesa di Kangshanli, sono stati sottoposti a ripetute vessazioni da parte delle autorità che ne chiedevano la registrazione.
Nonostante tutto ciò, i pastori delle Chiese domestiche non allentano la ribellione. Il responsabile di un luogo di incontro ha dichiarato: «Agiremo in conformità agli insegnamenti della Bibbia e rifiuteremo categoricamente di registrarci [per unirci alla Chiesa delle Tre Autonomie]: se lo facessimo, il governo potrebbe interferire negli affari interni della chiesa».
Servizio di Lin Yijiang