Senza rispettare né le leggi né i permessi per l’attività religiosa approvata dallo Stato, il PCC reprime le Chiese per eliminare definitivamente il cristianesimo
di Xin Lu
La moltitudine di sale per riunioni religiose legali e certificate che sono state distrutte o chiuse dal Partito pensano molto di rado di difendere i propri diritti, ben comprendendo che le proteste sfoceranno in ulteriori persecuzioni e ritorsione da parte dello Stato. Nel caso in cui provino a far leva sulla legge per proteggere i propri diritti, scoprono presto che si tratta di un’azione infruttuosa e che, piuttosto, è il regime che usa la legge per sopprimerli.
Chiese colpite da vandalismo e saccheggi il giorno di Pasqua
I fedeli di una Chiesa delle Tre Autonomie approvata dallo Stato della provincia centrale dell’Henan (nome e località precisi non vengono menzionati, al fine di proteggere la comunità dalla repressione da parte del PCC) ricorderanno la Pasqua di quest’anno per il resto della vita.
Il 21 aprile, quando i cristiani stavano celebrando la Resurrezione di Gesù, il direttore della Chiesa è rimasto sconvolto trovando il luogo di preghiera in uno stato di caos completo. Quel giorno, quando a mezzogiorno è entrato in chiesa, ha visto che la croce era stata rimossa e distrutta, che la cassetta per le offerte era stata rotta e tutto il denaro che vi si trovava era sparito. La porta del ripostiglio era stata spaccata e copie della Bibbia, paramenti sacri, cartelli con frasi religiose e altri oggetti erano scomparsi. Si è accorto di uno spesso cumulo di cenere vicino all’ingresso e si è reso conto che tutto ciò che si trovava nel ripostiglio era stato bruciato.
Il direttore era furibondo. Ha iniziato a chiedere in giro e presto è venuto a sapere che alcuni funzionari provenienti dall’amministrazione del borgo e dall’Ufficio per gli affari religiosi avevano vandalizzato e saccheggiato la chiesa.
«La ragione principale per cui il governo brucia la Bibbia è che odia Dio e la Sua parola. Il governo è il demonio», ha affermato arrabbiato uno dei credenti, di circa sessant’anni, a proposito delle azioni vandaliche subite dalla chiesa.
Quando il direttore ha presentato la propria lamentela all’Ufficio per gli affari religiosi, i funzionari hanno proclamato che tutte le sale per riunioni religiose illegali erano in via di chiusura e hanno vietato alla comunità di tenere assemblee nella chiesa. Si sono anche rifiutati di restituire il denaro delle offerte.
I fedeli sono rimasti confusi davanti alla spiegazione dell’amministrazione: la Chiesa era stata sottoposta a verifica e approvata dalle amministrazioni provinciali, cittadine e di contea nel 2003 ed era stata registrata come luogo per riunioni religiose legale.
Ritorsioni sul direttore
Nella speranza di sostenere i diritti e gli interessi legittimi della Chiesa, il direttore ha deciso di presentare un’istanza al governo. Inoltre, ha reso pubbliche le fotografie che aveva scattato dopo che la chiesa era stata messa a soqquadro.
La ritorsione da parte dell’amministrazione è stata fulminea: la chiesa è stata sprangata e chiusa. I funzionari inoltre hanno minacciato di revocargli la qualifica per la predicazione e di arrestarlo se avesse di nuovo presentato istanza al governo.
Per rendere legale la chiusura della chiesa, i funzionari gli hanno imposto di firmare un “accordo di donazione”, un sistema abituale usato dal governo per prendere possesso dei luoghi di culto, sostenendo che gli stessi fedeli abbiano consegnato la loro chiesa. Il direttore si è rifiutato di firmare.
Un collaboratore della Chiesa, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha raccontato a Bitter Winter che hanno detto al direttore che sarebbe stato multato e trattato come un dissidente politico se avesse continuato con l’idea di presentare istanza. I funzionari gli hanno anche detto che non aveva il permesso di questionare con le politiche del Partito Comunista, tutte finalizzate a eliminare il cristianesimo, a partire dal livello centrale fino a quello locale.
Alla fine di giugno, il direttore ha dovuto presentare la certificazione di fedina penale pulita per una questione personale, quindi si è recato dalla polizia per ottenerla. Con sua sorpresa, gli è stato detto che pendeva a suo carico la registrazione di un reato, per via del suo tentativo di presentare istanza nei confronti dello Stato. La polizia gli ha spiegato che in base alle politiche vigenti, se si scopre che qualcuno sta pensando di presentare istanza, questa informazione potrebbe essere registrata nel suo file personale, a prescindere dal fatto che l’istanza venga poi presentata oppure no.
Il governo viola deliberatamente la legge
Anche una sala per riunioni delle Tre Autonomie nella città di Luoyang, nell’Henan, è stata saccheggiata dalle autorità, benché la Chiesa fosse stata approvata e avesse tutta la documentazione in regola.
Alla fine di marzo, alcuni funzionari della sezione di contea dell’Ufficio per gli affari religiosi e dell’amministrazione municipale hanno fatto irruzione nella sala per riunioni, spaccato e distrutto le serrature e perquisito i locali. Hanno confiscato circa 100 volumi, fra Bibbie e libri dei canti, rimosso e bruciato la croce, le pitture religiose e altri oggetti. Poi l’amministrazione ha tagliato la fornitura di energia elettrica e ha ordinato al responsabile della sala di firmare un accordo di donazione, cosa che egli si è rifiutato di fare.
Uno dei collaboratori della Chiesa ha affermato che le azioni dell’amministrazione sono illegali e ha citato l’Articolo 50 della nuova Normativa sugli affari religiosi, che recita: «I beni legittimi appartenenti a gruppi religiosi, scuole religiose o luoghi di attività religiose non possono essere violati, depredati, spartiti, danneggiati o chiusi illegalmente, sequestrati, bloccati, confiscati o ceduti da alcuna organizzazione o privato cittadino».
Un altro collaboratore della Chiesa pensa che la nuova Normativa sugli affari religiosi sia semplicemente uno strumento nelle mani del governo. Quando i funzionari desiderano chiudere una sala per riunioni priva di licenza, sfoderano la nuova Normativa sugli affari religiosi.
Tuttavia, quando hanno a che fare con una Chiesa in possesso della necessaria licenza, non solo non la proteggono in base alla legge vigente, ma al contrario usano tutti i mezzi a disposizione per occuparla e farla chiudere. «Nessuna sorpresa se tutta la gente dice che il Partito Comunista non rispetta la legge e l’ordine», ha commentato con tristezza.