Uno spettacolo di propaganda sta girando per i villaggi della provincia dello Jiangxi, incitando la gente a sostituire la fede in Dio con l’adorazione del regime
Wang Yong
La frase «La religione è l’oppio dei popoli» – coniata dall’economista e rivoluzionario socialista tedesco Karl Marx (1818-1883) quasi 180 anni fa e ampiamente utilizzata dai regimi comunisti del XX secolo – torna sulla scena in Cina e diventa popolare, con le accuse del PCC per tutto ciò che accade di male nel Paese. La religione, secondo le autorità, è uno strumento della superstizione feudale e dell’invasione culturale imperialista, che ne ha bisogno per essere compiuta. Una volta sostituite dall’incrollabile fiducia e adorazione del Partito, le religioni non ostacoleranno più il progresso verso un futuro luminoso e prospero.
«Sotto l’influenza della cultura religiosa, gli abitanti dei villaggi hanno un basso livello d’istruzione e vivono un’esistenza povera e arretrata. Cadono in un circolo vizioso: più sono confusi, più diventano religiosi; più sono religiosi, più diventano confusi. La “battaglia contro la povertà” è iniziata…».
Sono questi i commenti d’apertura della rappresentazione Vangelo (福音), portata in scena dalla Compagnia di arte e cultura della contea Yugan, proveniente dalla città di Shangrao della provincia sud-orientale dello Jiangxi, che sta girando nei villaggi della contea.
Video 1: una scena d’apertura della rappresentazione Vangelo
Video 2: la protagonista femminile, alla fine, confessa: «Sono comunista… Seguo l’esempio delle commissioni della provincia, del comune, della contea e del Partito centrale. Seguo l’esempio del segretario generale Xi»
Un uomo di religione cristiana che abita nel villaggio ha commentato: «Si tratta di una completa distorsione dei fatti. Denigrando la fede religiosa e vantandosi della propria “grandezza, gloria e correttezza” il PCC cerca di fare in modo che la gente stia lontana da Dio e creda solo nel Partito, con l’intento di eliminare del tutto la fede».
Ha aggiunto però che per le persone non religiose questo tipo di propaganda a lungo termine può avere qualche effetto. I suoi timori non sono privi di fondamento; alcuni abitanti del villaggio dopo la rappresentazione hanno fatto i propri commenti: «Credere in questo, credere in quello… è tutto falso. Nei nostri cuori, “Dio” è il Partito e il governo del popolo».
Secondo quanto riportano i media del Paese, a partire da ottobre il Vangelo è stato rappresentato in 27 municipalità della contea Yugan per promuovere con decisione questo messaggio: «Conosci la benevolenza del Partito, sii grato al Partito, obbedisci al Partito, segui il Partito».
Gli spettacoli di propaganda culturale hanno rappresentato per anni uno degli strumenti preferiti del PCC per veicolare i propri messaggi ideologici alle masse. Anche uno dei preferiti di Mao Zedong, l’opera The White-Haired Girl, rappresentata per la prima volta nel 1945 per sollevare gli spiriti rivoluzionari del popolo e incitare all’odio contro i proprietari terrieri, è stato riproposto sotto il governo di Xi Jinping.
Rappresentazioni e film contro la religione oggi sono utilizzati per incitare il popolo a opporsi alla fede e a reprimere la crescita rapida di alcuni movimenti. Ne è un esempio il cortometraggio Tornate presto a casa, mamma e papà, girato con lo scopo di calunniare la Chiesa di Dio Onnipotente, promosso con decisione fra la popolazione e gli studenti nello Jiangxi. Le autorità locali di tutto il Paese, inoltre, tengono gare di ballo in piazza contro gli xie jiao, portano sui palchi spettacoli di propaganda comunista e organizzano giochi e altre attività ricreative davanti alle chiese per sottrarre presenze alla Messa domenicale, o semplicemente si appropriano delle chiese per spettacoli d’opera e di intrattenimento: tutto ciò per distogliere la gente dalla religione e promuovere l’unico “Dio”: il Partito Comunista.