Dieci senatori degli Stati Uniti denunciano al Comitato Olimpico Internazionale violazioni dei diritti umani incompatibili con lo spirito olimpico. Nessuno li ascolterà
di Massimo Introvigne
Il 5 dicembre dieci senatori degli Stati Uniti d’America, fra cui l’ex candidato alla presidenza Marco Rubio, hanno scritto al presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach, chiedendo di riesaminare la decisione di svolgere le Olimpiadi Invernali 2022 a Pechino. Bitter Winter pubblica la lettera, che non ha certo bisogno di commenti.
I senatori richiamano tra l’altro l’Agenda Olimpica 2020, un documento adottato nel 2014 dal CIO che sancisce l’impossibilità di svolgere Giochi olimpici in quei Paesi che non rispondano agli standard universalmente accettati di rispetto dei diritti umani.
I senatori aggiungono inoltre che tale decisione è sopravvenuta a seguito delle controversie relative alle Olimpiadi di Pechino del 2008. Molti a quel tempo lamentarono infatti che il regime retto dal PCC avesse approfittato della necessità di garantire l’ordine pubblico durante i Giochi per inasprire la repressione ai danni dei musulmani uiguri, dei buddhisti tibetani, dei cristiani e degli attivisti per i diritti umani.
Vi sono state del resto prove del fatto che la Cina abbia sfruttato il lavoro minorile per produrre rapidamente i gadget da vendere agli stranieri in occasione dei Giochi.
Il CIO prenderà dunque provvedimenti nei confronti della Cina? Molto probabilmente no, e i senatori ne conoscono il motivo. Il Comitato ha già stabilito che l’Agenda Olimpica 2020 entrerà in vigore soltanto a partire dal 2024, guarda caso due anni dopo le Olimpiadi invernali di Pechino, un evento legato a enormi interessi commerciali. Il Partito, perciò, riuscirà a cavarsela.
I senatori affermano che i diritti umani sono citati anche in altri documenti del CIO, oltre che nell’Agenda Olimpica 2020, ma sanno già che non accadrà nulla. Il miliardario braccio olimpico del PCC non verrà disturbato. È però una grande cosa che nel mondo libero qualcuno si sia levato a denunciare questo scandalo.