Fondato nel 1917 e duramente perseguitato negli anni 1950, il movimento, la cui storia è raccontata in un recente testo accademico di Melissa Inouye, ha accettato di aderire alla Chiesa delle Tre Autonomie. Adesso però è nuovamente in pericolo
Massimo Introvigne
“Pentecostalismo” cinese?
Secondo alcuni studiosi, l’80% dei protestanti cinesi è “pentecostale”. L’etichetta, tuttavia, è ambigua. Il PCC la usa talvolta in senso negativo, come sinonimo di cristiani dediti a pratiche “superstiziose”. Sono molto pochi i cristiani cinesi che identificano se stessi come “pentecostali”. In Occidente gli studiosi distinguono sempre più spesso fra un più ampio gruppo di Chiese “carismatiche”, che sottolineano i doni dello Spirito Santo quali la glossolalia, la guarigione, la profezia e l’esorcismo, e organizzazioni “pentecostali” derivanti direttamente o indirettamente dal risveglio della glossolalia dell’inizio del secolo XX, in particolare quelli che hanno sede negli Stati Uniti (specialmente nella Chiesa di Azuza Street a Los Angeles nel 1906) e nel Galles. Esistono comunità carismatiche anche all’interno di Chiese non pentecostali (per esempio il più ampio movimento cattolico laicale è il Rinnovamento carismatico cattolico), laddove i pentecostali si caratterizzano per la dottrina in base a cui la glossolalia è la prova necessaria per stabilire che il devoto sia stato «battezzato nello Spirito Santo».
Mentre la maggior parte delle comunità cinesi etichettate come “pentecostali” sono in realtà carismatiche, vi è una vasta organizzazione cinese che può essere a ragione considerata parte del pentecostalismo mondiale. Si tratta della True Jesus Church (真耶穌教會), originatasi da una visione che Wei Enbo (魏恩波, chiamato anche Paul Wei, 魏保羅, 1879-1919) ricevette alla fine di maggio del 1917. La storia di Wei e della sua Chiesa ha ora ottenuto la giusta attenzione in ambito accademico con il libro di Melissa Wei-Tsing Inouye, docente nell’Università di Auckland, in Nuova Zelanda, dal titolo China and the True Jesus: Charisma and Organization in a Chinese Christian Church (Oxford University Press, New York 2018).
Wei Enbo e le origini della True Jesus Church
In base alla ricostruzione di Inouye, Wei lavorava come commerciante di stoffe a Pechino. In origine un povero venditore ambulante, divenne poi proprietario di diversi negozi, ricco e rispettato dopo la sua conversione al cristianesimo e l’adesione alla congregazione di Pechino della Società missionaria di Londra, guidata dal missionario britannico Samuel Evans Meech (1845-1937). Non vi è ragione di mettere in dubbio la spiegazione data da Wei e da Meech ispirata alle teorie di Max Weber secondo cui il commerciante cinese dovette la propria prosperità alla severa etica protestante del lavoro, a cui di recente si era conformato. È anche vero però che Wei pubblicizzò apertamente i propri negozi come cristiani e che i confratelli convertiti al cristianesimo erano incoraggiati a sostenerli.
Un’altra figura chiave nella storia di Wei è Bernt Berntsen (1863-1933), missionario norvegese in Cina. Quando lesse del risveglio di Azuza Street del 1906, Berntsen ne fu così entusiasta da recarsi a Los Angeles dalla Cina per vedere di persona quanto vi stesse accadendo. A Los Angeles ricevette il battesimo dello Spirito Santo, praticò la glossolalia e decise di fare ritorno in Cina per diffondere la neonata fede pentecostale. Il nome che scelse per questo nuovo organismo, in realtà la prima Chiesa pentecostale in Cina, fu Apostolic Faith Church, un nome adottato in tutto il mondo da varie Chiese pentecostali non necessariamente legate fra loro.
Nel 1915 Wei fu presentato a Berntsen e dopo breve tempo si unì all’Apostolic Faith Church. Berntsen e Wei divennero amici fraterni, ma ben presto commisero l’errore che distrugge tante amicizie. Divennero soci in affari e proprio per gli affari iniziarono a litigare. Alla fine Berntsen, che si era aspettato di rientrare rapidamente dall’investimento fatto nei negozi di Wei, vedendo che ciò non accadeva fece causa al cinese per riavere il denaro.
È possibile che la causa legale sia stata legata anche a disaccordi teologici. Come detto, nel maggio 1917 Wei riferì di aver udito una voce che gli diceva «devi ricevere il battesimo di Gesù». Si stava dirigendo verso Yongding, la porta meridionale di Pechino, quando la voce lo condusse a un fiume nelle vicinanze e gli disse che doveva essere battezzato immergendo il viso nell’acqua. Wei allora vide Gesù in persona, che lo battezzò nelle acque del fiume e gli diede un’armatura e una spada. Poi apparve Satana, ma grazie alla spada e all’armatura egli poté sconfiggerlo.
Come nota Inouye, esistono differenti versioni di questa prima visione, ma ciò che è certo è che Wei lasciò l’Apostolic Faith Church e prese a raccogliere seguaci nella propria confessione, che chiamò True Jesus Church. Gli inizi furono difficili, ma presto la Chiesa contò alcune migliaia di fedeli e si diffuse in tutta la Cina. A questi primi devoti fu chiesto di credere che la visione di Wei avesse ristabilito la vera Chiesa cristiana, che Wei, come «il nuovo Martin Lutero» (1483-1546), fosse stato inviato per spiegare gli errori della Chiesa Cattolica e di quella protestante, e che il battesimo ricevuto immergendo il viso nell’acqua, la glossolalia, celebrare il sabato invece della domenica come giorno del Signore e lavarsi i piedi a vicenda fossero caratteristiche dell’unica vera Chiesa.
La True Jesus Church dei primi tempi: crescita e scismi
Il libro di Inouye è invece meno ricco di dettagli sull’aspetto teologico. Dal momento che celebra il sabato e non la domenica, la True Jesus Church appartiene all’ala sabatista del pentecostalismo. Altri studiosi si chiedono se appartenga anche al pentecostalismo non trinitario del movimento “Oneness”. Le sue dichiarazioni di fede ufficiali spiegano che «noi certamente crediamo e concordiamo che Dio sia uno, che Gesù Cristo sia Dio, e che la Bibbia faccia sì distinzione tra Padre, Figlio e Spirito Santo. Ma non possiamo essere completamente d’accordo con la visione trinitaria di Dio», poiché la parola “Trinità” non ha riscontro nella Bibbia e ha iniziato a essere adottata più di un secolo dopo la morte di Gesù, nell’errato tentativo di offrire una spiegazione razionale del Dio cristiano.
La maggior parte delle organizzazioni pentecostali erano altresì millenariste. Wei non faceva eccezione. Egli predisse la fine del mondo fra il 1921 e il 1922. Non visse abbastanza a lungo per vedere l’insuccesso della sua profezia, poiché morì di tubercolosi il 10 settembre 1919. Sul letto di morte si riconciliò con Berntsen, ma quest’ultimo non entrò nella True Jesus Church.
Nonostante il fallimento della profezia la Chiesa continuò a espandersi, ma dovette vivere anche l’esperienza del primo di numerosi scismi, capeggiato dal leader della Chiesa nella Cina meridionale, Zhang Dianjiu ( 張殿舉,chiamato anche Barnaba, 1880-1961). Nel 1929, questi affermò di essere lui, e non Wei, il vero fondatore della Chiesa, e ne fu immediatamente espulso. Fra i numerosi leader a livello regionale, fu il figlio di Wei, Wei Wenxiang (魏文祥, chiamato anche Isaac Wei, 魏以撒, 1900 circa-?) a emergere alla fine come colui che creò una struttura burocratica efficace a livello locale, nazionale e internazionale, poiché nel frattempo erano partite le missioni all’estero.
Affrontare il comunismo: conciliazione e persecuzione
Il processo di burocratizzazione della True Jesus Church è stato interrotto dalla guerra e dalla Rivoluzione. Il quartier generale dovette essere più volte spostato da una città all’altra. Con la vittoria del comunismo, i leader della Chiesa decisero di collaborare con il PCC e di sottoscrivere diversi documenti inneggianti alla sua politica sia interna sia internazionale. Questo però non evitò loro l’arresto. Nel 1951 Wei Isaac fu imprigionato. Dovesse confessare pubblicamente di «essere stato filoamericano e contro la Russia sovietica, il Partito e il Popolo» e scomparve nel sistema di campi di concentramento del Partito. La data della sua morte non è nota.
Gli altri leader, fra cui l’allievo di Wei Li Zhengcheng (李正誠, 1920 circa-1990), che alla fine prese il suo posto come figura pubblica principale della Chiesa, denunciarono subito Wei, moltiplicarono le dichiarazioni filo-PCC e aderirono alla Chiesa delle Tre Autonomie, appena fondata e controllata dal Partito. Inouye riporta le affermazioni piuttosto grottesche rilasciate dai leader della True Jesus Church dopo la morte di Joseph Stalin (1878-1953), nel 1953. Tutti proclamarono che Stalin fosse fra i salvati e uno di loro affermò, in modo diremmo blasfemo, che «il compagno Stalin ha salvato molte decine di migliaia di persone, più di quanto abbia fatto Gesù».
Era troppo tardi, tuttavia, per sfuggire all’ira del PCC. Durante la campagna contro lo Yiguandao e altri nuovi movimenti religiosi verso la metà degli anni 1950, anche la True Jesus Church era stata denunciata come «setta reazionaria». Li fu arrestato nel 1957 e liberato un anno più tardi, poi di nuovo arrestato nel 1960 e condannato a vent’anni di carcere. Fu riabilitato nel 1985, ma non perdonò i confratelli che avevano testimoniato contro di lui nel tentativo disperato di sfuggire alla persecuzione. Nei suoi ultimi anni aderì a un altro movimento cristiano, noto come World Salvation Church ( 救世堂). Nel 1958, la True Jesus Church era stata liquidata in tutto il Paese.
Come la True Jesus Church riuscì a sopravvivere
La Chiesa tuttavia non scomparve. Le sue fiorenti sezioni che si trovavano all’estero crearono un’organizzazione internazionale che ebbe la prima sede a Taichung, a Taiwan, e più tardi, a partire dal 1985, in California, rivendicando un seguito a livello mondiale (Cina inclusa) di un milione e mezzo di persone. Nella Cina continentale, le attività della Chiesa proseguirono in clandestinità, anche durante la Rivoluzione Culturale. Furono ordinati clandestinamente nuovi pastori attraverso l’imposizione delle mani dei pastori ancora in vita, garantendo pertanto la “successione apostolica”, benché Inouye sottolinei il ruolo delle donne, che servirono come diconesse e mantennero accesa la fiamma della fede della True Jesus nel tempo della persecuzione.
Nel periodo della nuova politica religiosa di Deng Xiaoping (1904-1997), la True Jesus Church riuscì così a riemergere. Ancora una volta, le sue comunità aderirono alla Chiesa delle Tre Autonomie, proclamarono la propria lealtà al PCC e affermarono di non aver bisogno di essere “sinizzate”, dal momento che in realtà rappresentavano l’unica forma schiettamente cinese di cristianesimo protestante. Questo diede luogo però a una situazione ambigua. Ufficialmente, la Chiesa delle Tre Autonomie è un organismo “post-confessionale”, in cui le differenze confessionali preesistenti dovrebbero scomparire e i fedeli praticare una sorta di “preghiera comune ”. In realtà, più che dalla preghiera le comunità delle Tre Autonomie sono “accomunate” dal fatto di essere controllate strettamente dal PCC, che a propria volta le sfrutta a scopi propagandistici in patria e all’estero, facendo leva sulla loro esistenza per affermare (mentendo) che il cristianesimo in Cina gode di «libertà religiosa». Sia la ricerca sul campo di Inouye sia i documenti di critica del PCC osservano che le comunità della True Jesus continuano a pregare separatamente dagli altri fedeli delle Tre Autonomie il sabato invece che la domenica, praticano il battesimo per immersione con il viso nell’acqua e predicano la loro specifica dottrina, fra cui l’esclusivismo del “marchio” True Jesus. Quando il Partito se ne è lamentato, le scritte “True Jesus Church” sono sparite dalle chiese più grandi e più visibili, ma altrove sono rimasti.
Gli sviluppi recenti: la repressione contro l’identità della True Jesus
Questo, tuttavia, accadeva nel passato. Oggi le cose potrebbero essere diverse. I reporter di Bitter Winter in Cina e altri osservatori hanno riportato che le scritte “True Jesus Church” sono state eliminate e che i devoti sono stati costretti a pregare insieme agli altri fedeli delle Tre Autonomie. In maggio, la sezione della città di Wuhan, nell’Hubei, dell’Ufficio per gli affari etnici e religiosi ha emesso un avviso che imponeva di assicurarsi che nessuna delle chiese della confessione della True Jesus dei distretti di Wuhan portasse i caratteri cinesi per “True Jesus Church”. Ordinava inoltre che qualsiasi chiesa che continuasse a mantenerli dovesse essere demolita.
Secondo le informazioni ricevute da Bitter Winter, anche alcune amministrazioni locali della provincia dll’Hunan hanno tenuto delle riunioni per implementare disposizioni analoghe. In alcuni posti è stato indicato che le chiese prendessero il nome del luogo. Nella sola città di Liling, negli ultimi mesi sono state distrutte le insegne di venti chiese della True Jesus. Episodi analoghi si sono verificati nell’Henan, nel Fujian e in altre province.
I fedeli hanno risposto provocatoriamente alla demolizione delle insegne “True Jesus”. Alcune di queste chiese avevano mantenuto le insegne per molti anni e i fedeli le hanno difese come altrove sono stata difese le croci. Ma il governo ha messo in campo misure aspre. Alcuni funzionari hanno designato le chiese True Jesus come xie jiao e come comunità «reazionarie»; alcuni hanno proclamato che la demolizione delle insegne era stata disposta perché il governo non permette che alcuna istituzione, organizzazione o privato rechi scritte distintive dal punto di vista confessionale. Come riferito da Bitter Winter, alcuni funzionari hanno affermato: «La True Jesus Church non è compresa fra le cinque religioni ufficiali e come tale è illegale. Le insegne fuori dalle chiese possono recitare solamente “chiesa cristiana” e non possono recare la scritta “True Jesus Church”».
In più, alcune amministrazioni locali hanno dato ordine di indagare e sequestrare i libri dei canti, pubblicati senza autorizzazione, usati dalle chiese True Jesus.
La nuova Normativa sugli affari religiosi di Xi Jinping, entrata in vigore nel 2018, ha fra gli altri scopi quello di distruggere ciò che resta delle particolarità protestanti confessionali, al di fuori della preghiera comune imposta dallo Stato e della teologia della Chiesa delle Tre Autonomie. Ancora una volta, l’identità peculiare della True Jesus Church, in Cina, si trova in pericolo.