Il regolamento disciplinare recentemente adottato dal Partito Comunista Cinese aumenta il controllo e le punizioni per i quadri che sono credenti.
Il 26 agosto, il Comitato Centrale ha pubblicato il nuovo Regolamento disciplinare del Partito Comunista Cinese che stabilisce le linee guida fondamentali a cui deve attenersi la condotta dei membri del Partito. Il documento rafforza ulteriormente la centralità della leadership del presidente Xi Jinping e stabilisce una gestione e una regolamentazione disciplinare rigorose per quel che concerne la fede religiosa dei quadri dirigenti. Le misure punitive per i membri del Partito che le violassero sono state inasprite in maniera tale da essere definite «le più severe nella storia».
Bitter Winter ha ricevuto informazioni secondo cui, in passato, Zhang Minghua, vicedirettore dell’Ufficio delle risorse umane e della sicurezza sociale della città di Luoyang, nella provincia dell’Henan, è stato rimosso, espulso dal partito e retrocesso a impiegato semplice per essere stato trovato in possesso di un «certificato di conversione».
Nel 2016, aprendo la Conferenza nazionale sulla religione in Cina, il presidente Xi Jinping ha ripetutamente sottolineato che «i comunisti devono essere marxisti fermamente atei» e «non devono mai cercare i propri valori e il proprioc redo nella religione», aggiungendo pure che «è una questione di disciplina politica che i comunisti non debbano essere religiosi».
Servizio di Jiang Tao