Quest’anno, in una moschea della prefettura di Kashgar (Kashi) nella provincia dello Xinjiang, i musulmani hanno avuto paura di celebrare la Festa del sacrificio
La festa di Eid al-Adha (Festa del sacrificio) si celebra dal 20 al 24 agosto, ed è considerata una delle principali festività musulmane insieme al Eid al-Fitr (Festa per la rottura del digiuno) e al Mawlid (nascita del profeta).
Durante la Festa del Sacrificio, i musulmani dello Xinjiang indossano gli abiti festivi tradizionali e si recano in moschea a pregare. Visto che nello Xinjiang sono rimaste poche moschee e che molti musulmani sono detenuti nei campi per la “trasformazione attraverso l’educazione”, quest’anno la festa di Eid al-Adha è stata molto diversa da quella che era un tempo.
La moschea situata in Naqiuke Road, nella contea di Shule, prefettura di Kashgar (Kashi), provincia dello Xinjiang, poteva ospitare fino a 800 fedeli musulmani. Normalmente, durante le festività, numerosi fedeli avrebbero affollato la moschea e alcuni avrebbero persino pregato sul ciglio della strada accanto all’edificio. Durante la Festa del Sacrificio di quest’anno, quasi nessuno si è recato nella moschea che è rimasta silenziosa e deserta. Un musulmano locale ha detto: «La moschea è stata sigillata con il nastro della polizia e gli agenti la pattugliano e sorvegliano. La gente ha paura di essere arrestata, così nessuno osa più venire nella moschea a pregare».
La bandiera nazionale cinese è stata issata sul tetto della moschea e sulla porta principale è stato affisso un cartello con lo slogan propagandistico: «Ama il Partito, ama il Paese».
Un edificio a sinistra della moschea ospita ora l’Ufficio per gli affari di polizia della contea di Shule.
Servizio di Li Zaili