Bitter Winter ha appreso che il 4 maggio Qiao Gang (pseudonimo), un fedele della Chiesa domestica cristiana della città di Shangqiu, nella provincia dell’Henan, è stato convocato in una stazione locale della polizia e da allora non ha più dato notizie. Alla famiglia che ha indagato sulla vicenda è stato risposto che l’uomo era stato trattenuto nel Centro di detenzione Pingtai, nella città-prefettura di Shangqiu. La polizia non gli permette però all’uomo di incontrare i familiari, i quali dunque non sanno nulla delle sue condizioni.
Qiao, un noto predicatore locale, era stato arrestato nell’aprile 2017 dalla polizia della Brigata per la sicurezza nazionale di Shangqiu e torturato per ottenere una confessione. Abbiamo saputo che la polizia gli ordinò di sedersi sul pavimento della stanza degli interrogatori per identificare in un elenco i nomi dei cristiani locali mentre lo incalzava per ottenere informazioni anche su quanti cristiani vi fossero nel villaggio. Essendosi rifiutato di dare risposte dirette, la polizia è arrivata persino ad afferrare Qiao per i capelli per sbattergli con violenza la testa contro un muro e prenderlo a schiaffi. Dopo oltre quattro ore d’interrogatori, non riuscendo più a sopportare le torture, l’uomo ha cercato di colpirsi a morte.
Sebbene l’interrogatorio non abbia fornito alcuna prova contro di lui, la polizia ha continuato a trattenerlo illegalmente per una quarantina di giorni. Nel frattempo la sua famiglia ha dovuto spendere 30mila renminbi per agire sottobanco in suo favore e altri 50mila in multe prima che Qiao fosse finalmente rilasciato su cauzione.
Dopo la liberazione, l’uomo è stato obbligato a presentarsi ogni mese agli organi della sicurezza pubblica e poi gli è stato imposto di essere reperibile in ogni momento: tanto è vero che la sua famiglia ha dichiarato di avere perso il conto di quante volte è stato convocato alla stazione di polizia. Ma i familiari non avrebbero mai pensato di perdere per sempre i contatti con lui dopo l’ultima convocazione, il 4 maggio.
Molto preoccupati per lui, hanno tentato di ingaggiare un avvocato difensore, ma il professionista contattato ha rifiutato, affermando: «Qualsiasi cosa coinvolga la religione è considerata una questione politica; anche se ciò che fate non è un crimine in sé, lo Stato vi considererà dei criminali e nessuno oserà accettare il vostro caso. Lo Stato lo condannerà ad almeno 5-10 anni; non importa quanti soldi spendiate, non sarete mai in grado di salvarlo».
Servizio di Jiang Tao