L’amministrazione ha distrutto un edificio di culto appartenente alla Chiesa delle Tre Autonomie in un villaggio della provincia dell’Henan perché era più alta dell’edificio del comitato locale del Partito
Il 16 giugno le autorità del villaggio di Zhaihouchen, del distretto di Jian’an, nella città di Xuchang, hanno demolito un edifico di culto appartenente alla Chiesa delle Tre Autonomie, approvata dal governo, perché «è proibito che una chiesa sia più alta dell’edificio del comitato locale» del Partito. Prima della demolizione, l’amministrazione ha più volte mandato gruppi di teppisti a danneggiare la chiesa e a molestarne i fedeli.
Nel giugno 2017, i fedeli avviarono la costruzione di un ampiamento della chiesa. In novembre, subito dopo il completamento del quarto piano della chiesa, il segretario del partito del villaggio di Zhaihouchen è arrivato sul posto e ordinò l’interruzione dei lavori. «La chiesa che state costruendo è già più alta dell’edificio del comitato del villaggio», disse, alludendo al fatto che l’edificio del comitato era solo di due piani. «La vostra è arroganza se osate offuscare la grandezza del Partito Comunista costruendo una chiesa alta». Ciò detto, ha immediatamente dato l’ordine di demolire la chiesa.
I fedeli, ritenendo ingiuste le motivazioni della demolizione, si sono rivolti al dipartimento competente dell’amministrazione per far annullare quell’ordine, ma i funzionari hanno invece confermato la decisione, rimproverandoli aspramente: «Voi cristiani siete dei traditori del Paese», ha detto uno di loro. «La vostra chiesa dev’essere più bassa degli edifici pubblici».
Dopo il fallito tentativo di salvare la chiesa, la comunità è stata continuamente molestata da gruppi di persone che si presentavano sul sito della costruzione, disturbavano e minacciavano i fedeli, addirittura danneggiavano la struttura.
Un fedele ha riferito che, in novembre, il segretario del Partito del villaggio di Zhaihouchen, accompagnato da alcuni funzionari pubblici, da personale dell’Ufficio per gli affari religiosi e da sette noti teppisti della zona – 30 persone in tutto – hanno fatto irruzione nella chiesa durante una riunione della comunità.
Dento c’erano più di 100 fedeli e i teppisti hanno iniziato a rimuovere e a distruggere le immagini di Gesù e le croci all’ingresso.
I fedeli si sono allora inginocchiati e hanno iniziato a pregare, molti di loro piangendo. Per tutta risposta, i teppisti li hanno presi selvaggiamente a calci, cercando di farli smettere di pregare. Un anziano tra i fedeli anziano ha implorato: «Abbiamo lavorato sodo per raccogliere il denaro necessario alla costruzione della chiesa e adesso voi volete demolirla! Perché non ci lasciate in pace?».
Gli stessi teppisti sono tornati nella chiesa altre volte. I fedeli ritengono che lo facessero su ordine delle autorità. Il fatto che l’amministrazione impiegasse noti teppisti per distruggere la chiesa, ha spaventato e messo in subbuglio la comunità, e così alla fine gli incontri in chiesa sono stati sospesi. I fedeli si sono così riuniti a piccoli gruppi in abitazioni private. A turno, quattro volontari montavano la guardia alla chiesa.
L’8 giugno, su ordine dell’amministrazione pubblica, una gigantesca pala escavatrice si è presentata all’ingresso della chiesa. Otto giorni dopo, il 16 giugno, è iniziata ufficialmente la demolizione.
Un fedele anziano ricorda il senso di impotenza: «Non appena ho sentito il rumore della demolizione, sono stato male come se mi venisse strappato il cuore. Mi odiavo per essere tanto incapace di proteggere la chiesa».
In Cina anche le chiese approvate dal governo non riescono a evitare la repressione che colpisce le fedi religiose. Bitter Winter ha riferito della demolizione o della chiusura di edifici di culto appartenenti alla Chiesa delle Tre Autonomie, cioè della confessione protestante unitaria approvata dallo Stato, in tutto il Paese.
Servizio di Jiang Tao