La polizia non si fa scrupolo di chiedere a un giovane, già incarcerato e torturato, di partecipare a un video di propaganda contro la sua Chiesa
Li Guang
Costruire fake news a tavolino è una tattica abituale del Partito Comunista Cinese (PCC), nel tentativo di controllare l’opinione pubblica e perseguitare la religione. Ne architetta di continuo contro i movimenti religiosi vietati, iscritti nella lista degli xie jiao. In passato, Bitter Winter ha dato notizia di un film di propaganda girato nello Jiangxi per calunniare la Chiesa di Dio Onnipotente (CDO), un nuovo movimento religioso cristiano perseguitato dal PCC come la quintessenza degli xie jiao. Questa strategia si è diffusa anche in altre province e nella provincia centrale dell’Henan ha preso in trappola una donna e suo figlio. La loro esperienza è un buon esempio di ciò che il PCC intenda come “educazione”.
Una donna, fedele della CDO, che ha chiesto di non essere nominata per timore di ritorsioni da parte del PCC, ha raccontato a Bitter Winter di aver ricevuto una telefonata dalla polizia che intimava a suo figlio di prendere parte alla registrazione di un film educativo contro gli xie jiao. La richiesta era che nel video il ragazzo lodasse il Partito Comunista per la “buona educazione” fornitagli.
Indignata, la donna ha quindi raccontato tutta la propria esperienza. Quattro anni fa, lei e il figlio sono stati arrestati.
Tra giugno e dicembre 2014, lei e il figlio, allora diciassettenne, sono stati identificati come fedeli della CDO e arrestati. La donna ha affermato che il ragazzo è stato torturato per carpirgli informazioni e scoprire dove si trovassero altri fedeli della CDO. È stato schiaffeggiato, preso a pugni sul torace e costretto a fare l’“aereo che vola” per mezz’ora buona.
’“Aereo che vola”, come l’ha chiamato la madre, è un sistema di tortura usato abitualmente per estorcere confessioni. La testa della vittima viene spinta in basso, mentre le braccia sono costrette verso l’alto dietro la schiena e le gambe vengono spalancate.
Poiché questa tortura non l’ha fatto parlare, la polizia ha picchiato il ragazzo davanti alla madre per spezzarne la resistenza e costringerla a rivelare informazioni sulle risorse economiche della Chiesa. Per la povera donna è stata un’altra tortura crudele.
«Mio figlio, torturato fino a divenire macilento, è stato trascinato da due agenti di polizia», ha raccontato la donna. «L’hanno picchiato con violenza davanti a me. Due agenti lo tenevano fermo in modo che non potesse muoversi, ed è stato pestato senza pietà. Quando è crollato a terra, ho supplicato la polizia di lasciarlo andare, ma mi hanno trascinata verso la porta d’ingresso e uno di loro mi teneva la testa in modo che non potessi muovermi. Mi hanno costretta a continuare a guardare mentre picchiavano mio figlio. Ero distrutta».
«Questo è ciò che il PCC chiama “buona educazione”. Lo hanno picchiato fino allo stremo per tre giorni di seguito, ed era poco più che un bambino a quel tempo».
La donna non riesce a dimenticare la tortura e la crudeltà patite da suo figlio, ed è profondamente offesa dal fatto che ora la polizia voglia che li aiuti a distorcere la verità.
«In questi ultimi quattro anni, entrambi siamo stati sotto il controllo continuo della polizia e abbiamo vissuto nel terrore e nella paura. Ci hanno molestati e sono tornati a farci visita ogni anno. Non ci hanno dato altro che danno e dolore. Non abbiamo intenzione di partecipare alla realizzazione di questo fake film progettato per ingannare le persone».
Alcuni testimoni hanno riferito a Bitter Winter che la polizia ha interrogato molte volte il figlio di questa signora e l’hanno minacciato, dicendo che se non avesse cooperato a girare il video ci sarebbero state conseguenze gravi.