Fonte: Radio Free Asia
Radio Free Asia riferisce che l’attivista cinese per i diritti umani Ma Yongtao, che in Europa ha guidato diverse manifestazioni pubbliche contro la Cina, stava per essere rimpatriato a forza dai Paesi Bassi dopo che la sua domanda di asilo politico è stata rifiutata. Ma il provvedimento è stato fermato all’ultimo momento grazie all’intervento di organizzazioni per i diritti umani neerlandesi e internazionali.
Radio Free Asia ritiene che, nel caso di Ma Yongtao, il rifiuto dell’asilo politico sia stato provocato dalla pressione sistematica esercitata della Cina. D’altra parte, il fatto che l’espulsione sia stata impedita all’ultimo momento conferma che l’intervento di organizzazioni non governative è spesso efficace e dà speranza per la soluzione di casi analoghi.
Bitter Winter ha recentemente riferito della condizione in cui versa sorella Zou Demei, leader regionale del nuovo movimento religioso cristiano cinese Chiesa di Dio Onnipotente, che rischia il rimpatrio in Cina dagli Stati Uniti d’America. Dieci importanti organizzazioni per i diritti umani e per la libertà religiosa hanno chiesto al presidente Donald J. Trump di intervenire onde evitare che Zou sia espulsa.
Nei Paesi Bassi, intanto, la situazione giuridica di Ma Yongtao resta non chiarita.
Foto per gentile concessione di Liu Xingjian: l’attivista cinese per i diritti umani Ma Yongtao (a destra) guida una manifestazione alla Corte Internazionale di Giustizia nella città neerlandese de L’Aia.