In un periodo di pochi mesi, quaranta luoghi di riunione della Chiesa delle Tre Autonomie – la Chiesa protestante unitaria controllata dal governo – nel comune di Guanyintang, nella provincia dello Henan, sono state obbligate a chiudere i battenti dopo l’entrata in vigore della nuova Normativa sugli affari religiosi, il 1° febbraio.
Han Wen, di 55 anni, vive nel distretto minerario dello Shanzhou, comune di Guanyintang, città di Sanmexia, ed è responsabile del luogo di riunione di un edificio della Chiesa delle Tre Autonomie. Verso le 9 del mattino del 22 maggio ha ricevuto una chiamata da un rappresentante di un comitato di quartiere che gli ha ordinato di eliminare tutte le targhe con versetti biblici dalle pareti del luogo. Non era la prima volta che le autorità molestavano la chiesa: due settimane prima ne avevano chiuso i locali, capaci di più di 60 credenti, e avevano ordinato di rimuovere le targhe dalle pareti.
Secondo il sessantenne Xie Mudao, amministratore di un altro edificio appartenente alla Chiesa delle Tre Autonomie dello stesso comune, all’inizio di febbraio il Consiglio cristiano cinese e il Comitato del Movimento Patriottico delle Tre Autonomie, insieme all’amministrazione del Comune, avevano emanato un documento che ordinava la chiusura della scuola domenicale della chiesa e la proibizione di entrare in chiesa per i minori. L’ordinanza proibiva quindi al coro della chiesa di partecipare a qualsiasi attività religiosa al di fuori della chiesa stessa. In marzo e aprile, funzionari del Gruppo di supervisione della contea, del Dipartimento del Lavoro del Fronte Unito del comune e dell’Ufficio di gestione globale hanno visitato spesso la chiesa per monitoraggio e ispezioni. Hanno anche proibito ai credenti l’uso degli innari cristiani cinesi tradizionali Inni di Canaan e Inni di lode a Dio. Se avessero disobbedito, il luogo di riunione sarebbe stato bandito come illegale, fondato senza l’autorizzazione dell’amministrazione.
Al 6 maggio, quaranta luoghi di riunione in tutti i villaggi del comune di Guanyintang erano stati chiusi, visto che i credenti non volevano adeguarsi alle richieste dell’amministrazione. Le chiese di tutta la città di Sanmenxia hanno sofferto vari livelli di repressione e punizione.
Yang Yumin, cinquantenne membro del coro di una chiesa delle Tre Autonomie nella contea di Mianchi, Sanmexia, ha rivelato che le chiese del comune sono sotto stretta sorveglianza da parte dell’amministrazione. All’ingresso delle chiese rurali sono stati piazzati dei registri, in modo che quando entrano in chiesa le persone possano firmarli. L’amministrazione comunale invia funzionari a verificare se il contenuto dei sermoni è conforme alla retorica ufficiale. Se non lo è, la chiesa in questione viene chiusa.
«Il governo comunista cinese ha fondato la Chiesa delle Tre Autonomie per dare agli estranei la falsa impressione che in Cina esista la libertà di religione. In realtà il governo ha sempre controllato rigidamente la Chiesa, intensificando il controllo negli ultimi anni. È ovvio che le autorità vogliano sradicare le fedi dalla Cina ed eliminare i credenti» ha commentato Yang Yumin.
Le persone intervistate vogliono anonime; qui sono stati usati pseudonimi.
Servizio di Jiang Tao