• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • HOME
  • EDITORIALI
  • DOCUMENTI
    • EVENTI
  • INTERVISTE
  • NOTIZIE
  • TESTIMONIANZE
  • TEMI
  • FOTO
  • VIDEO
  • APPROFONDIMENTI
  • CHI SIAMO
    • REDAZIONE
  • GLOSSARIO

Bitter Winter

LIBERTÀ RELIGIOSA \n E DIRITTI UMANI \n IN CINA

three friends of winter
Home / Interviste

Un libro svela le bugie del PCC sui campi dello Xinjiang

09/03/2020Serikzhan Bilash |

Intervista allo scrittore kazako Turarbek Kusainov, che, raccontando la sorte dei suoi compatrioti nei campi, sta mettendo la Cina in grande imbarazzo

di Serikzhan Bilash

Il libro di Kusainov
Il libro di Kusainov

C’è un libro che ha investito il Kazakistan come una tempesta e che sta smascherando la propaganda del PCC nel Paese. Turarbek Kusainov, leader dell’organizzazione indipendente per i diritti umani Demos, ha appena pubblicato Gloom: Sunset on East Turkestan, che svela le bugie del PCC sui temuti campi per la trasformazione attraverso l’educazione. Questa è la prima intervista, in esclusiva, rilasciata dallo scrittore a un organo di stampa internazionale.

Qual è, di preciso, il proposito del suo libro?

Il mio libro non è un’opera letteraria, bensì un’analisi documentaria che descrive e mostra la colpa principale della brutale repressione perpetrata dal PCC. Tale repressione mira a distruggere con la violenza la lingua, la religione, gli usi nazionali e le tradizioni delle popolazioni che hanno abitato dai tempi antichi l’attuale Regione autonoma uigura dello Xinjiang. Le condizioni disumane della detenzione nei campi per la trasformazione attraverso l’educazione dello Xinjiang, che sono in realtà campi di concentramento, le vessazioni dei detenuti, gli orrori indicibili vengono mostrati attraverso le storie vere di ex prigionieri gettati nei campi per lunghi periodi senza alcuna sentenza di un tribunale.

Pertanto, il libro racconta la storia delle sofferenze fisiche e mentali patite dai prigionieri dei campi di concentramento e svela così il proposito della politica criminale del Partito. Inoltre, sulla base delle prove raccolte, viene analizzata la situazione di vero e proprio orrore che si è sviluppata al di fuori delle mura dei campi, nonché la difficile condizione attuale degli abitanti dello Xinjiang, i cui diritti sono violati senza alcuna remora.

Tutti noi conosciamo bene la repressione che sta avendo luogo nello Xinjiang. Il titolo stesso del libro è cupo, si potrebbe dire addirittura tragico. E la conclusione dell’analisi termina con una nota terribilmente triste. Non pensa che un libro di questo genere, fin dal titolo, fosse inatteso in Kazakistan, un Paese che intrattiene relazioni amichevoli con la Cina?

Ogni cosa ha il proprio nome specifico. La regione dello Xinjiang, ora considerata come una provincia cinese, fino a tempi recenti è stata il margine del mondo turcofono. Di conseguenza, personalmente credo che debba essere chiamata Turkestan Orientale. Disgraziatamente, i cinesi stanno tentando di cancellare l’identità nazionale dei popoli che hanno abitato questa regione per varie migliaia di anni e di distruggere, infine, il Turkestan Orientale.

Tuttavia, permettetemi di essere chiaro su un punto. I rappresentanti della popolazione turcofona che conosco, anche coloro che sono stati oggetto delle severe pressioni nello Xinjiang, non chiedono una violazione dell’integrità territoriale della Repubblica Popolare cinese, né la separazione e la creazione di uno Stato indipendente. Nessuno di quelli che ho intervistato ha alcuna intenzione separatista. Né ce l’ho io. La questione principale è quella dei diritti umani. Non è possibile perseguire una persona per le sue caratteristiche nazionali e la sua religione, o per le sue opinioni politiche. Tale principio è inscritto nelle convenzioni internazionali e persino della Costituzione della Cina comunista. Ciononostante, il regime comunista cinese sta replicando le atrocità perpetrate dalla Germania nazista che hanno sconvolto il mondo ottant’anni fa, così come la repressione stalinista.

Per quanto riguarda la galassia del mondo turcofono e i Paesi arabi, dove la stragrande maggioranza della popolazione professa la religione islamica, essi si trovano in maniera schiacciante sotto l’influenza politica ed economica della Cina e fingono di non vedere e di non sapere nulla della politica di genocidio in atto nello Xinjiang.

Kusainov discute del libro con lo scrittore
Kusainov discute del libro con lo scrittore

Nello Xinjiang esistono due minoranze principali, gli uiguri e i kazaki. Sappiamo che la popolazione kazaka è meno numerosa di quella uigura, tuttavia il territorio in cui vivono i kazaki occupa quasi metà di tutta l’estensione dello Xinjiang e comprende alcuni dei terreni e dei pascoli più belli. Come ha descritto nel suo libro la posizione del Kazakistan, ricco di petrolio, vicino di casa della Cina, nei confronti dei kazaki che vivono e subiscono persecuzione nello Xinjiang?

Il libro descrive con chiarezza la posizione del governo che risiede nella capitale, Nur-Sultan.
Il Kazakistan orbita nella sfera dell’influenza politica ed economica cinese. All’inizio degli anni 1990, per migliorare la situazione demografica interna, il Paese si è rivolto alla diaspora kazaka all’estero, con un appello a tornare alla loro madrepatria storica. Una legge sull’emigrazione è stata adottata appositamente. Tuttavia tale legge è stata ora sacrificata sull’altare delle relazioni economiche sino-kazake. Inoltre, vi sono numerosi casi di persone che abitavano in precedenza nello Xinjiang, che hanno ricevuto la cittadinanza della Repubblica del Kazakistan, che sono stati detenuti nei campi per la trasformazione attraverso l’educazione e vi hanno subito violenze. Parecchi cittadini kazaki non possono ancora fare ritorno nella madrepatria: sono trattenuti agli arresti domiciliari nello Xinjiang. Il governo kazako conosce la situazione, eppure non invia alla Cina alcuna nota di protesta. Del resto il Kazakistan si trova in una condizione pessima, incapace come è di sottrarsi all’influenza cinese, pur desiderando adempiere ai propri obblighi verso i diritti umani. Tutto ciò, come ovvio, avrà un impatto negativo sull’immagine del Kazakistan a livello internazionale.

Quando terminerà la repressione, secondo la sua opinione?

Non terminerà. Penso che il regime cinese abbia già preso la propria decisione finale rispetto alla sorte delle popolazioni turcofone del Turkestan Orientale. Nonostante le pressioni delle organizzazioni internazionali, il piano per costringere lo Xinjiang alla sinizzazione sarà implementato in breve tempo. Taluni esperti ritengono che almeno 400mila kazaki tenteranno di fuggire dalla Cina, per quanto grande sia il rischio che corrono. In generale, la repressione perpetrata dal PCC nello Xinjiang avrà un impatto negativo sulla situazione socioeconomica e sulla vita del popolo kazako nel suo complesso. I kazaki che desiderano lasciare la Cina vengono privati dei propri affari, non è data loro la possibilità di vendere i beni immobili o altre proprietà. Ne deriva che chi riesce a fuggire dalla Cina finisce nei ranghi dei segmenti socialmente vulnerabili della popolazione kazaka. Questo senza dubbio aggraverà i sentimenti anticinesi che serpeggiano nel Paese. Tutte queste circostanze comporteranno un aumento della destabilizzazione nella regione.

Nonostante tutto ciò, i lettori debbono prestare attenzione all’aspetto positivo riportato nel libro. Si tratta del potenziale della società kazaka. Proprio l’organizzazione per i diritti umani da lei fondata in Kazakistan ha svelato la verità a proposito delle violazioni di tali diritti che avvengono nello Xinjiang e ne ha dato le prove, inserendo questo tema scottante nell’agenda delle Nazioni Unite. Ora la società kazaka è al corrente dell’esistenza dei campi di concentramento dello Xinjiang e della politica di genocidio perseguita dal PCC, unitamente alla repressione della popolazione locale con il fine di cancellare la sua identità nazionale. Si tratta di un grande successo per gli attivisti a favore dei diritti umani. Il prossimo passo dovrà essere un’azione legale: chiunque abbia sofferto in un campo di concentramento deve fare appello ai tribunali kazaki e chiedere un risarcimento da parte del regime cinese per i danni morali e materiali, e tali casi debbono essere portati anche davanti alle corti internazionali. Solo allora il proposito mostruoso del PCC sarà infine rivelato appieno.

Contrassegnato con: Campi di concentramento in Cina, Musulmani del Kazakhstan

Serikzhan Bilash
Serikzhan Bilash

Serikzhan Bilash è uno dei principali attivisti in favore dei diritti umani del Kazakistan. Egli è stato più volte vessato e perseguitato per la campagna con cui ha svelato la tragica condizione dei kazaki e degli altri detenuti nei campi per la trasformazione attraverso l’educazione dello Xinjiang.

Articoli correlati

  • Con i genitori internati nei campi le famiglie lottano per la sopravvivenza

    Con i genitori internati nei campi le famiglie lottano per la sopravvivenza

  • Credenti torturati nei campi dello Xinjiang

    Credenti torturati nei campi dello Xinjiang

  • Una rifugiata cinese di etnia kazaka ottiene asilo in Kazakistan

    Una rifugiata cinese di etnia kazaka ottiene asilo in Kazakistan

  • I campi dello Xinjiang sono l’ambiente “ideale” per la diffusione del contagio

    I campi dello Xinjiang sono l’ambiente “ideale” per la diffusione del contagio

Vedi anche

  • Approvata dalla Camera USA la legge pro-uiguri: bene, e ora?
    Approvata dalla Camera USA la legge pro-uiguri: bene, e ora?

    La nuova norma è la versione più severa di un disegno di legge passato in Senato in settembre. Necessita di un’ulteriore approvazione dello stesso Senato e quindi del presidente Trump. Ma anche di uno sguardo d’insieme

  • Poscritto sulla calunnia secondo cui il coronavirus sarebbe stato creato in Kazakistan
    Poscritto sulla calunnia secondo cui il coronavirus sarebbe stato creato in Kazakistan

    Il Kazakistan ha protestato per un articolo contenente rivendicazioni territoriali, ma l'accusa cinese di aver creato il virus in un laboratorio kazako è più grave

  • Continua la repressione contro i kazaki nello Xinjiang
    Continua la repressione contro i kazaki nello Xinjiang

    La storia di due famiglie perseguitate e distrutte solo perché vogliono conservare la propria identità kazaka

  • I campi dello Xinjiang sono stati costruiti come prigioni, spiega chi li ha fatti
    I campi dello Xinjiang sono stati costruiti come prigioni, spiega chi li ha fatti

    I lavoratori edili assunti per costruire i campi per la trasformazione attraverso l’educazione nello Xinjiang rivelano dettagli sulle carceri che il PCC continua a chiamare “scuole professionali”

  • «Gli uiguri non hanno diritti umani»: una tragedia in televisione
    «Gli uiguri non hanno diritti umani»: una tragedia in televisione

    Il documentario di Robin Barnwell China Undercover è incredibile. La PBS lo trasmette il 7 aprile

  • La diplomazia al tempo del virus: lo strano caso del Kazakistan
    La diplomazia al tempo del virus: lo strano caso del Kazakistan

    Alcuni siti web insinuano che il Kazakistan faccia parte della Cina e che il virus sia stato creato in un laboratorio kazako. Coinvolto anche l'ambasciatore cinese

Barra laterale primaria

Sostieni Bitter Winter

Per saperne di più

CANALI SOCIALI UFFICALI (IN INGLESE)

Effettua la ricerca delle notizie per regione cliccando sulla mappa

Mappa geografica della Cina

ARCHIVIO

  • Ottobre 2020
  • Settembre 2020
  • Agosto 2020
  • Luglio 2020
  • Giugno 2020
  • Maggio 2020
  • Aprile 2020
  • Marzo 2020
  • Febbraio 2020
  • Gennaio 2020
  • Dicembre 2019
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Luglio 2019
  • Giugno 2019
  • Maggio 2019
  • Aprile 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Dicembre 2018
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Luglio 2018
  • Giugno 2018

Newsletter

Iscriviti alla newsletter

* indicates required
Scegli una lingua

Footer

Notizie in esclusiva
Notizie in esclusiva

Redazione

Direttore

MASSIMO INTROVIGE

Direttore responsabile

MARCO RESPINTI

Indirizzo

CESNUR

Via Confienza 19, 10121 Torino, Italy,
Phone: 39-011-541950

Codice Fiscale 97567500018

Partita IVA 07208700018

Articoli

CANALI SOCIALI UFFICALI (IN INGLESE)

Collegamenti

logo orlir hrwf logo cesnur logo

Copyright © 2022 - INFORMATIVA SULLA PRIVACY

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per offrirti l'esperienza più pertinente ricordando le sue preferenze e ripetendo le visite. Cliccando su "Accetta", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie.
.
Maggiori informazioni Impostazioni
RifiutaAccetta
Cookie

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
Cookie Durata Descrizione
ak_bmsc 2 hours This cookie is used by Akamai to optimize site security by distinguishing between humans and bots
bm_sz 4 hours This cookie is set by the provider Akamai Bot Manager. This cookie is used to manage the interaction with the online bots. It also helps in fraud preventions
cookielawinfo-checkbox-advertisement 1 year Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to record the user consent for the cookies in the "Advertisement" category .
cookielawinfo-checkbox-analytics 11 months This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional 11 months The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary 11 months This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others 11 months This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance 11 months This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
CookieLawInfoConsent 1 year Records the default button state of the corresponding category & the status of CCPA. It works only in coordination with the primary cookie.
viewed_cookie_policy 11 months The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
_abck 1 year This cookie is used to detect and defend when a client attempt to replay a cookie.This cookie manages the interaction with online bots and takes the appropriate actions.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Cookie Durata Descrizione
CONSENT 2 years YouTube sets this cookie via embedded youtube-videos and registers anonymous statistical data.
_ga 2 years The _ga cookie, installed by Google Analytics, calculates visitor, session and campaign data and also keeps track of site usage for the site's analytics report. The cookie stores information anonymously and assigns a randomly generated number to recognize unique visitors.
_gat_UA-118991308-8 1 minute A variation of the _gat cookie set by Google Analytics and Google Tag Manager to allow website owners to track visitor behaviour and measure site performance. The pattern element in the name contains the unique identity number of the account or website it relates to.
_gid 1 day Installed by Google Analytics, _gid cookie stores information on how visitors use a website, while also creating an analytics report of the website's performance. Some of the data that are collected include the number of visitors, their source, and the pages they visit anonymously.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Cookie Durata Descrizione
fr 3 months Facebook sets this cookie to show relevant advertisements to users by tracking user behaviour across the web, on sites that have Facebook pixel or Facebook social plugin.
NID 6 months NID cookie, set by Google, is used for advertising purposes; to limit the number of times the user sees an ad, to mute unwanted ads, and to measure the effectiveness of ads.
VISITOR_INFO1_LIVE 5 months 27 days A cookie set by YouTube to measure bandwidth that determines whether the user gets the new or old player interface.
YSC session YSC cookie is set by Youtube and is used to track the views of embedded videos on Youtube pages.
yt-remote-connected-devices never YouTube sets this cookie to store the video preferences of the user using embedded YouTube video.
yt-remote-device-id never YouTube sets this cookie to store the video preferences of the user using embedded YouTube video.
yt.innertube::nextId never This cookie, set by YouTube, registers a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen.
yt.innertube::requests never This cookie, set by YouTube, registers a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen.
_fbp 3 months This cookie is set by Facebook to display advertisements when either on Facebook or on a digital platform powered by Facebook advertising, after visiting the website.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA
Powered by CookieYes Logo