Fonte: Human Rights Without Frontiers, CESNUR
La situazione della libertà religiosa in Cina è la peggiore dai tempi della Rivoluzione Culturale. Almeno un milione e mezzo di credenti sono in prigione o in campi di “trasformazione attraverso l’educazione” semplicemente a causa della fede che professano. Questo il messaggio uscito con chiarezza dall’incontro Libertà di religione e di credo, e diritto all’asilo politico: il caso della Cina, svoltosi il 27 giugno al Parlamento Europeo per iniziativa di Human Rights Without Frontiers e dell’europarlamentare ceco Tomáš Zdechovský.
Zdechovský ha denunciato il fatto che spesso, quando si occupa della situazione dei diritti umani in Cina, la voce dell’Europa è troppo debole e il dott. Aaron Rhosed, presidente di NGO FOREF Europe, ha illustrato il contesto delle grandi violazioni della libertà religiosa da parte del regime cinese. Il prof. Massimo Introvigne, direttore di Bitter Winter, ha spiegato come funzionano i temuti campi di “trasformazione attraverso l’educazione” in Cina presentando il caso della Chiesa di Dio Onnipotente, un nuovo movimento religioso cristiano i cui membri in Cina sono perseguitati sistematicamente con diversi casi documentati di torture e di omicidi senza processo. Lea Perekrests, vicedirettrice di Human Rights Without Frontiers, ha presentato molti casi di questo tipo che la sua organizzazione studia e documenta. Rosita Šorytė, vicedirettrice di Bitter Winter e presidente dell’International Observatory of Religious Liberty of Refugees (ORLIR), ed Eric Roux, presidente dell’EIFRF, hanno discusso del fatto paradossale che spesso i richiedenti asilo della Chiesa di Dio Onnipotente, ovviamente perseguitati in Cina, si vedono rifiutato lo status di rifugiati in Europa e altrove sulla base di informazioni errate sulla loro Chiesa e di interpretazioni errate delle convenzioni internazionali sui profughi.
Thierry Valle, direttore dell’ONG CAP-LC accreditata all’ECOSOC, ha elencato le diverse iniziative lanciate da ONG, avvocati, attivisti dei diritti umani e studiosi per contrastare le fake news diffuse dalla propaganda cinese sulla Chiesa di Dio Onnipotente, concludendo che, grazie a tali iniziative, almeno in alcuni Paesi l’asilo politico viene oggi riconosciuto a un numero maggiore di rifugiati. L’iniziativa, che ha visto una notevole partecipazione di pubblico, ha richiamato l’attenzione del Parlamento Europeo su una situazione ormai impossibile da ignorare.