Corsi di indottrinamento obbligatorio. Strutture in cui i detenuti sono soggetti a sei ore di indottrinamento obbligatorio ogni giorno, ma dove, a differenza dei detenuti nei campi di “rieducazione”, sono autorizzati a rientrare a casa per la notte per poi tornare il mattino seguente. Nello Xinjiang, i detenuti, per la maggior parte musulmani uiguri che non parlano cinese, sono costretti a recitare o a cantare l’inno nazionale in cinese e, secondo le informazioni raccolte, possono essere picchiati se non sono in grado di farlo. Sebbene meno severi dei campi di “rieducazione”, i corsi di indottrinamento obbligatorio non sono semplici “scuole”. È stato segnalato che alcuni detenuti, non potendo sopportare oltre i maltrattamenti, si sono suicidati.