A Fuzhou un luogo di culto calvinista è stato chiuso per non aver aderito alla Chiesa delle Tre Autonomie
An Xin
Il governo non sembra curarsi delle ricorrenze festeggiate dal popolo, e la cosa è piuttosto evidente se si considera la repressione della Chiesa domestica di teologia calvinista di Fuzhou, messa in atto proprio il giorno della Festa della mamma.
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Come riferito da uno di loro a Bitter Winter, un funzionario dell’Ufficio per gli affari etnici e religiosi ha detto ai fedeli: «Mi occupo dell’ideologia e sono specializzato nel far sì che le persone credano nel Partito Comunista. Dovreste cambiare capo [intendeva Dio] e unirvi al Partito Comunista. Questo posto è stato chiuso». L’uomo inoltre ha gridato ai fedeli che non volevano andarsene: «Se non andate via sarete arrestati».
Dopo aver chiuso la chiesa, la polizia ha affisso un avviso all’ingresso per notificarne la chiusura ai fedeli.
Secondo un rapporto di ChinaAid, almeno altre 15 Chiese domestiche hanno ricevuto lo stesso trattamento in occasione della Festa della mamma e tra queste la chiesa di Xunside nella città di Xiamen, sulla costa sud-orientale del Paese. Tra le altre Chiese domestiche di teologia calvinista chiuse vi è la chiesa Ren’ai nella città di Guiyang nella provincia sud-occidentale del Guizhou, la chiesa di Zhu’en nella città di Chengdu nella provincia sud-occidentale del Sichuan e la chiesa di Jinxiangtan nella città di Xiangtan nella provincia centro-meridionale dello Hunan. Tutte queste azioni fanno parte di una campagna nazionale di repressione unificata rivolta alle Chiese domestiche. Alcuni fedeli hanno riferito a Bitter Winter che a loro avviso questo giro di vite su larga scala è legato all‘avvicinarsi del delicato anniversario del 4 giugno, ossia del massacro di Piazza Tiananmen.
Per quanto riguarda la Chiesa calvinista di Fuzhou, un collaboratore ha riferito che la chiesa era stata perquisita dalla polizia una prima volta nel maggio 2015 poco dopo la sua fondazione. Decine di poliziotti armati hanno fatto irruzione nel luogo di culto. L’agente al comando dell’operazione ha affermato che l’incontro che si stava svolgendo era illegale poiché non risultava che la chiesa avesse presentato la richiesta di adesione alla Chiesa delle Tre Autonomie controllata dal governo. La polizia ha quindi verbalizzato le generalità di tutti i fedeli e successivamente gli anziani della chiesa e i fedeli sono stati condotti uno ad uno alla stazione di polizia per essere interrogati.
Durante i 14 anni trascorsi dalla sua fondazione la chiesa è stata sottoposta a costanti vessazioni e attacchi da parte della polizia. Gli anziani della chiesa sono soggetti a sorveglianza a lungo termine da parte della polizia, vengono inoltre minacciati ed è loro vietato lasciare la città per andare altrove a svolgere attività missionaria.
Per indurre i fedeli ad aderire alla Chiesa delle Tre Autonomie le autorità hanno anche minacciato i fedeli di far perdere loro il posto di lavoro.