O Myung-ok, attivista anti-sette e pro-PCC, attacca il convegno organizzato da Bitter Winter e dice che l’islam «non è una delle principali religioni del mondo»
Massimo Introvigne
I lettori di Bitter Winter hanno familiarità con O Myung-ok, la famigerata attivista coreana antisette e pro-PCC. Abbiamo anche dedicato un film di successo alle sue riprovevoli attività tra cui la pubblicazione illegale delle fotografie e dei nomi dei rifugiati della Chiesa di Dio Onnipotente che vivono in Corea. La donna inoltre collabora con il PCC nell’inscenare false dimostrazioni contro gli stessi rifugiati e pubblicando libri in coreano per diffondere la propaganda del PCC contro il Falun Gong.
È stata menzionata durante il convegno di Bitter Winter organizzato a Seoul lo scorso 20 giugno come un esempio eclatante di come in Corea il fanatismo e l’incitamento all’odio danneggino i rifugiati e la società in generale.
La donna aveva inviato alcuni amici a fare delle fotografie durante il convegno e ora ha pubblicato un rapporto sul suo sito Web churchheresy.com (il nome dice già tutto, poiché implica che lei è «la Chiesa» e tutti coloro che non sono d’accordo con lei sono «eretici»).
È un articolo straordinario, in cui O dimostra quanto vale. Oltre a insultare Bitter Winter perché a suo dire diffonderebbe informazioni false (senza peraltro fornirne alcun esempio), O insinua che il convegno è stato organizzato dal Falun Gong e si lancia in una filippica contro questo movimento. In realtà il Falun Gong non era affatto tra i coorganizzatori del convegno, non erano presenti oratori del Falun Gong e certamente le dottrine del Falun Gong che lei ha a lungo criticato non sono state oggetto di discussione. Il PCC, tuttavia, vuole che il Falun Gong venga regolarmente attaccato quando si parla di religioni ostili al PCC, e O come sempre obbedisce.
È anche molto interessante leggere O che ripete i suoi attacchi vergognosi e per nulla cristiani contro i profughi della Chiesa di Dio Onnipotente in Corea del Sud chiedendo che essi vengano gestiti in collaborazione con il governo cinese. Abbiamo sempre detto ai nostri lettori che O promuove la cooperazione con il governo cinese e il PCC, ma è bello sentirlo confermare dalla sua stessa voce.
C’è anche la fantastica affermazione secondo cui i musulmani uiguri «estremisti» hanno partecipato al convegno e non mancano nemmeno le solite dichiarazioni del PCC sul presunto sostegno degli uiguri al fondamentalismo e al terrorismo. In effetti Nurgul Sawut della Campaign for Uyghurs ha parlato al convegno. La Campaign for Uyghurs è un’organizzazione laica piuttosto che religiosa e se O avesse studiato almeno alcuni rudimenti di base sull’islam, capirebbe che una donna che appare in pubblico senza il velo non può far parte di un islam «fondamentalista» o «estremista».
Tutto ciò che O ha da dire sull’islam è che «non riconosce lo Spirito Santo» e ne «distorce» la teologia. O, le cui credenziali come esperto di religione comparata non sono chiare, finisce con l’offendere i musulmani in generale e concludendo che «è ragionevole considerare l’islam come un’eresia del cristianesimo piuttosto che riconoscerlo come una delle tre religioni principali del mondo». Certamente discorsi caratterizzati da odio e fanatismo.