Le autorità si sono impadronite della True Jesus Church di Shangqiu, nell’Henan. Dopo averla saccheggiata, hanno arrestato il responsabile trattenendolo per 15 giorni
Li Guang
Il 4 gennaio, guidati dal vicegovernatore della contea di Zhecheng, funzionari locali, SWAT, poliziotti in assetto antisommossa e agenti in borghese hanno raggiunto la True Jesus Church nel borgo di Anping, nella giurisdizione della città di Shangqiu, nella provincia centrale dell’Henan. Il gruppo, dotato di 60 veicoli, ha bloccato gli incroci che conducono alla chiesa. Secondo le autorità la chiesa era in contatto con Paesi stranieri, cosa che la rendeva illegale e dunque destinata a essere chiusa.
Per impedire alle autorità di entrare nella chiesa, oltre 60 fedeli la sorvegliavano da più di tre mesi dopo avere barricato l’ingresso con delle panche. Non potendo quindi fare irruzione, le autorità hanno ordinato a più di 100 agenti in borghese di abbattere la recinzione metallica sul lato est dell’edificio, riuscendo così finalmente ad entrare.
Un fedele della comunità ha detto: «Appena entrati in chiesa, hanno distrutto la cassetta delle offerte e si sono impossessati delle offerte che ammontavano a migliaia di renminbi. Ci hanno anche interrogati per sapere dove viene conservato il denaro della chiesa».
Il fedele ha aggiunto che, non riuscendo a trovare il denaro, i funzionari hanno ordinato ai poliziotti in borghese di rimuovere le telecamere di sorveglianza all’interno della chiesa. Poi gli agenti si sono scagliati violentemente contro i fedeli. Quindici persone sono state gettate a terra fra lamenti di dolore.
Secondo un testimone, una fedele sessantenne, dopo aver sentito i funzionari che dicevano agli agenti di vandalizzare e razziare la chiesa, ha tentato di sbattere la testa contro un’auto della polizia in segno di protesta. Diversi agenti l’hanno però afferrata e percossa, fratturandole le costole. Un’altra fedele sulla cinquantina, che si era fatta avanti per aiutarla, è stata violentemente malmenata e le sono state incrinate due costole. Alcuni agenti hanno schiaffeggiato una settantenne parzialmente paralizzata e percosso brutalmente molti altri fedeli, facendo loro perdere i sensi per oltre mezz’ora.
Alcuni fedeli e alcuni curiosi hanno scattato delle fotografie e registrato dei video, ma, per timore che le atrocità commesse venissero rese note, i poliziotti si sono impadroniti dei cellulari, confiscandone parecchi.
Dopo aver commesso vari atti violenza sui fedeli, la polizia ha scavato una fossa e seppellito le copie della Bibbia e gli innari confiscati. Gli agenti hanno quindi rimosso quasi tutto dall’interno della chiesa, tra cui una cancellata in ferro, 13 condizionatori, altoparlanti, lavatrici, un computer, un pianoforte del valore di 30mila renminbi (circa 4mila dollari statunitensi) e altri oggetti ancora. La polizia ha anche arrestato il responsabile della chiesa che è stato trattenuto in arresto per 15 giorni.
Un abitante del villaggio ha rivelato che la costruzione della chiesa, avente una superficie di oltre 10 mu (circa 40mila metri quadrati), è stata completata nel luglio 2018. L’edificio è stato costruito con fondi raccolti dai fedeli per un valore di oltre due milioni di renminbi (circa 300mila dollari). L’accusa del governo secondo cui la chiesa era in contatto con Paesi stranieri è solamente un pretesto per impossessarsene e in futuro trasformarla in una casa di cura. Per ora, le autorità hanno bloccato l’ingresso della chiesa ammucchiandovi dei cumuli di terra. La pavimentazione in cemento del cortile è stata completamente distrutta e anche l’edificio ha subito gravi danni.