La Corte d’appello di Lincang, nello Yunnan, conferma le pesanti sentenze di condanna al carcere per cristiani accusati di fare parte di un movimento proibito, del quale insistono però di non aver mai sentito parlare.
Il 3 maggio, Bitter Winter ha riferito che dei cristiani di una Chiesa domestica nella provincia dello Yunnan erano stati arrestati e condannati con la falsa accusa di fare parte di un nuovo movimento religioso, denominato “Tre gradi di servitori”, fondato alla fine degli anni 1980 in quella stessa provincia da Xu Wenku (1946-2006), ma ridotto a un pugno di seguaci dopo la cattura e l’esecuzione del fondatore. I “Tre gradi di servitori “(San ban puren) sono inclusi nella lista degli xie jiao, “insegnamenti eterodossi”, banditi dalla Cina. Essere attivi in uno xie jiao è un reato punito dall’art. 300 del Codice penale cinese con la detenzione da tre a sette anni «o più».
ChinaAid ha appena pubblicato le traduzioni inglesi delle sentenze emanate dalla Corte di appello di Lincang, nello Yunnan, su diversi casi di cristiani accusati di fare parte di quel movimento. Le sentenze mostrano che gli imputati ripetevano di non sapere nemmeno cosa fossero i “Tre gradi di servitori” , affermando di non averne mai sentito il nome prima dell’arresto. Il materiale dei “Tre gradi di servitori” che la polizia aveva trovato nelle loro case doveva cioè essere stato messo dagli stessi agenti di polizia. Nonostante questa difesa vigorosa e persuasiva, la Corte di appello si è limitata a ribadire le sentenze emesse dai tribunali di grado inferiore e ha confermato l’applicazione dell’art. 300, stabilendo condanne al carcere fino a 13 anni.
Accusare falsamente i cristiani delle Chiese domestiche di essere attivi in uno xie jiao sembra essere la nuova strategia adottata dalla Cina per reprimere qualsiasi forma di cristianesimo indipendente dal controllo del governo.
Fonte: ChinaAid